"Grande attenzione ai servizi di vicinato"

Sara Funaro: "L’idea dei villaggi piace, ma stiamo investendo molto anche sul territorio per rispondere alle esigenze di tutti"

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di Paola Fichera

La novità che sta per sbarcare a Montedomini è un villaggio per anziani, a Firenze il primo. Ed è l’assessore al welfare e presidente della società della salute Sara Funaro a disegnare la nuova città a misura di terza età.

Assessore, come è nata l’idea?

"E’ nel programma di mandato del sindaco Nardella, siamo partiti dall’idea di dare risposte non solo in termini abitativi, ma anche di socializzazione. I villaggi sono luoghi dove sono accolte persone autosufficenti che hanno però bisogno di avere un monitoraggio sociosanitario e servizi vicini. Dall’altra parte però abbiamo anche avviato un monitoraggio sui servizi di vicinato attivi o da attivare quartiere per quartiere per rispondere alle richieste dei cittadini".

La società invecchia e oggi non basta essere over 65 per essere considerati anziani.

"Abbiamo fatto uno studio e ci siamo rivolti a una fascia di età ampia proprio perchè stiamo investendo sul futuro".

Cosa volevate sapere?

"Abbiamo fatto una serie di domande anche per capire come i cittadini valutano la loro qualità di vita e abbiamo avuto risposte abbastanza positive. Dall’altra parte abbiamo invece fatto domande sui presidi sociosanitari per capire se i cittadini sono soddisfatti e dove se ne sente la maggior necessità. E poi volevamo una analisi sul gradimento del villaggio per anziani.

E quali dati sono emersi quartiere per quartiere?

"Intanto più della metà del campione si dichiara soddisfatto dei servizi esistenti. La soddisfazione più alta è nel quartiere 5 perché ha due grandi case della salute (Morgagni, Piagge), segue il quartiere 3 dove sono in programmazione le case della salute al Galluzzo e in viale Europa. Sul quartiere 1, che ha il gradimento leggermente più basso, è prevista l’apertura del consultorio agli Innocenti, mentre l’azienda sanitaria sta investendo a Santa Rosa e proprio a Montedomini ci sarà anche la nuova casa della salute".

Cosa chiedono i sessantenni di oggi per la loro vecchiaia?

"Ci sono esigenze diverse. Intanto c’è una predisposizione fra i più giovani a favorire l’idea dei villaggi per anziani, soprattutto per avere un luogo di socialità e dall’altra parte per avere presidi di animazione, sociali e sanitari. L’altro dato significativo è che i cittadini chiedono servizi di vicinato e con la Regione e la Asl stiamo lavorando in questa direzione come dimostrano le 14 case di comunità che sono in programmazione".

Una richiesta che l’ha particolarmente colpita?

"La maggioranza vive in case di proprietà, ma anche fra questi c’è chi preferirebbe andare a vivere in un villaggio. E’ visto come una soluzione che privilegia l’aspetto sociale, il vivere la comunità".

La conseguenza di due anni di pandemia?

"Sì, il Covid ha probabilmente accelerato una serie di processi già innescati. In molti si sono ritrovati soli e lontani da amici e parenti. La riprova è che alla ripartenza anche i nostri centri anziani sono stati presi d’assalto".

Ma Firenze è una città per anziani?

"Investiamo molto su questa fascia di popolazione e le risposte del campione intervistato lo dimostrano"

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