Gli esami non finiscono mai ’Rimaturità’, c’è la versione di latino. Ex studenti sui banchi del Galileo

La prima edizione dell’iniziativa è stata presentata nella sede dello storico liceo classico di via Martelli . Materia estratta a sorte come da protocollo. "Sarà un modo per far incontrare diverse generazioni".

Gli esami non finiscono mai  ’Rimaturità’, c’è la versione di latino. Ex studenti sui banchi del Galileo

Gli esami non finiscono mai ’Rimaturità’, c’è la versione di latino. Ex studenti sui banchi del Galileo

Non chiamatelo incubo. Gli ex studenti del Liceo Galileo tornano in classe per affrontare la prova più temuta da un liceale: la traduzione dal latino o dal greco. E’ stata presentata ieri nello storico liceo di via Martelli, la prima edizione di "Rimaturità". L’iniziativa è promossa dall’associazione ‘Amici del Galileo’ in collaborazione la community Facebook "Liceo Galileo - Il classico nel cuore di Firenze" e con la preside Liliana Gilli.

Il clima da esame è stato rispettato in pieno: la dirigente scolastica accompagnata dagli studenti di oggi, ha estratto la materia per la versione da tradurre. E’ uscito il latino. "Questa iniziativa – ha detto Gilli – ci consente di far incontrare gli studenti di oggi con quelli di un tempo. L’altro scopo che ci siamo prefissi, è accendere le luci sulla capacità formativa del Galileo e di un indirizzo, quello classico umanistico, che ha saputo adattarsi ai tempi odierni". L’associazione Amici del Galileo raccoglie gli ex allievi del liceo classico fiorentino che oltre a una offerta formativa innovativa, ha una tradizione storica per Firenze. In epoca granducale, gestita dai padri Scolopi, è stato il primo ginnasio della Toscana (1878) ed è stato frequentato in epoche diverse da personalità illustri, come per esempio il Collodi ossia l’autore di Pinocchio, Giosuè Carducci, Gino Capponi, Giovanni Spadolini, Oriana Fallaci, Mario Luzi, Tiziano Terzani, Eugenio Garin, Margherita Hack e tanti altri ancora.

"E’ proprio da questa consapevolezza – ha detto Giuseppe Rosini, degli Amici del Galileo – siamo spinti: il Galileo non è solo una scuola, ma un luogo di cultura. Tra queste mura soggiornò Leonardo da Vinci, vi hanno studiato i migliori intellettuali del Paese. Questa scuola è patrimonio di tutti noi, e deve continuare a essere il cuore della cultura umanistica della Toscana". L’appuntamento per la Rimaturità è stato fissato per il 14 maggio alle ore 17. Come in ogni esame che si rispetti, sul banco potrà esserci solo il dizionario accompagnato da due fogli protocollo formalmente timbrati dalla scuola, e una penna nera.

Il gruppo social di ex allievi è molto nutrito. Il decano è Natale Benedetti, 93 anni: "Io (nato 1930!) sono stato fra i primi della sezione E che fu appositamente costituita per sopperire alle non previste troppo richieste d’iscrizione! Il primo anno lo facemmo nell’aula di fisica all’ultimo piano: la nostra è stata una classe molto unita". Due livelli di difficoltà della prova. Nel livello avanzato, la correzione sarà fatta dagli insegnanti del Liceo che aderiranno su base volontaria all’iniziativa; nel livello base saranno gli stessi allievi attualmente in corso a effettuare la rilettura degli elaborati. I partecipanti alla non competitiva potranno scegliere comunque se avere o meno il voto alla loro traduzione. Per iscrizioni: [email protected].