
L’assessore Andrea Giorgio
Turbolenze in consiglio comunale con le opposizioni di centrodestra che prendono di mira l’assessore Andrea Giorgio. È una delibera a far scoppiare il putiferio.
I fatti. In agenda c’è da approvare un debito fuori bilancio per una ventina di multe finite in giudizio e su cui il tribunale ha dato torto a Palazzo Vecchio (si va dalle notifiche delle sanzioni arrivate in ritardo fino ai cartelli sbagliati). Toccherebbe a
Giorgio presentarlo ma al momento dell’atto non c’è. Così della questione è investito l’assessore ai rapporti con il Consiglio, Giovanni Bettarini ma per una bella fetta di opposizione che continua a rumoreggiare per l’assenza del titolare delle deleghe più pesanti "l’articolo 65 comma 1 del regolamento prevede che la discussione sulle proposte di delibera sia introdotta dalla relazione di un consigliere che ha sottoscritto la proposta, della sindaca e dell’assessore proponente". "Non cita il caso di una possibilità di delega a un altro assessore" segnala il consigliere di FdI, Matteo Chelli stoppando Bettarini.
I toni si scaldano e il capogruppo dem Luca Milani, come evidenzia l’agenzia Dire, ribatte che "se ne era già discusso e avevamo detto che la delega va bene ugualmente" e il presidente dell’assemblea Cosimo Guccione, interrogato il segretario generale Pasquale Monea, sentenzia: "Per rispettare il regolamento e per venire incontro a ciò che diceva il consigliere Chelli, la delibera viene discussa e poi votata senza presentazione".
Il capogruppo della Lega, Guglielmo Mossuto, tuona contro Guccione il quale lo richiama proprio mentre l’esponente del Carroccio battibecca con i dem. Baruffe e accuse di "teatrino" mosse dalla maggioranza quando all’improvviso Giorgio spunta in Aula. "Scusatemi, ma il mio ritardo era stato comunicato" esordisce prima di dare una risposta al vetriolo al consigliere della Lista Schmidt, Paolo Bambagioni, che lo richiedeva nel Salone per discutere di Scudo verde: "Capisco che potrebbe essere mio padre, ma questo non le dà motivo di non essere rispettoso, perché io non la chiamo per nome, né mi rivolgo a lei usando il tu". Tranchant infine Massimo Sabatini (Lista Schmidt): "Sindaca assente, 7 assessori su 10 assenti, quattro Question Time rivolti all’assessore Giorgio senza risposta dell’assessore competente ma “letta” da un sostituto. Oggi si è toccato il fondo".