SANDRA NISTRI
Cronaca

Ginori Il Pd all’Elba contro Corsini

Patto fra il partito sestese e quello di Rio per opporsi alla nomina del sindaco isolano alla guida del Museo

Patto fra il partito sestese e quello di Rio per opporsi alla nomina del sindaco isolano alla guida del Museo

Patto fra il partito sestese e quello di Rio per opporsi alla nomina del sindaco isolano alla guida del Museo

Un "patto democratico contro lo sfruttamento dei beni culturali a fini politici". A siglare questa inedita alleanza non due Comuni, ma il Partito Democratico di Sesto Fiorentino e quello di Rio dell’Elba con una trasferta nell’isola, del segretario Pd sestese Lorenzo Zambini (nella foto), per mettere nero su bianco l’accordo. A far scattare la collaborazione le recenti polemiche sulla Fondazione Museo Ginori alla cui presidenza il ministro della Cultura Alessandro Giuli ha indicato proprio il sindaco di Rio dell’Elba, avvocato Marco Corsini: "All’Isola d’Elba, nel Comune di Rio – dice infatti Zambini – c’è un sindaco di destra, Marco Corsini, che considera il ruolo di presidente della Fondazione Ginori ‘una fregatura’ e lo avrebbe accettato solo per ottenere altro. A Roma c’è un Ministro della cultura di destra, Alessandro Giuli, che gli avrebbe affidato l’incarico e non si sa per quale motivo. Nel mezzo ci sono i nostri beni più preziosi, esempi del ricco e vario patrimonio culturale della Toscana: il Museo Ginori a Sesto Fiorentino, il Palazzo del Governatore e le miniere a Rio. Ridurre questi luoghi della nostra storia, della nostra cultura e del lavoro a strumenti per giochi di potere di bassa lega è un insulto ai sestesi, agli elbani e a tutti i toscani".

Per questo – aggiunge Zambini che, fra l’altro, era stato il primo a diffondere il video del consiglio comunale di Rio dell’Elba il cui il sindaco Corsini si abbandonava a tutte le sue colorite esternazioni sul museo Ginori – "sono andato all’Isola d’Elba a incontrare il Segretario del PD di Rio, Fabrizio Ania. La cultura non può essere una moneta di scambio, né tantomeno un contentino. È un bene comune, da trattare e valorizzare con rispetto e visione".

Da qui il ‘patto’ fra due realtà così lontane: "La comunità democratica diffusa nei territori della Toscana – conclude infatti Zambini – ha un valore straordinario, capace di unire passione politica, competenza e una visione sui beni culturali come beni comuni da tutelare e valorizzare, e non come strumenti da usare come merce di scambio".

Il ministro, Giuli, intanto, ha annunciato anche nella sua ultima trasferta a Firenze, in occasione degli Stati generali della Cultura, a cura di Fratelli d’Italia, una sua visita a Sesto con l’avvocato Marco Corsini a breve, entro l’estate, per conoscere la realtà della Fondazione Museo Ginori.