Giardino di Boboli, prezioso polmone verde: ecco come cambia con il restauro

Firenze, gli interventi realizzati grazie a Gucci e Friends of Florence

Diverse novità per il Giardino di Boboli (New Press Photo)

Diverse novità per il Giardino di Boboli (New Press Photo)

Firenze, 11 giugno 2019 - Entro il 2020 il Giardino di Boboli di Firenze - con i suoi 33 ettari rappresenta un tessuto unico al mondo tra sculture, architetture, paesaggi e piante - avrà un nuovo look grazie a Gucci. Continuano, infatti, secondo la tabella di marcia (avviata nel 2017) gli interventi previsti dal progetto "Primavera di Boboli", con la donazione da parte della casa di moda di 2 milioni di euro destinati ad una serie di interventi nel Giardino che è sotto tutela Unesco dal 2013.

Oltre a quanto già completato (consolidamento del cipresso monumentale dell'Anfiteatro, interventi sul sistema di drenaggio del Giardino, acquisto di nuova vaseria e conche in cotto imprunetino per la collezione medicea di agrumi) attualmente sono iniziati i lavori di consolidamento e restauro della serra calda delle orchidee al Giardino della Botanica Superiore. Il punto sui lavori in corso è stato fatto da Gucci oggi dell'apertura di Pitti Uomo con un sopralluogo nel Giardino che costeggia Palazzo Pitti.

Stanno per essere avviati sempre alla Botanica Superiore i lavori per il restauro della vasca delle piante acquatiche e del passaggio "segreto" retrostante, ora in avvio di gara. E sono nella stessa fase (con partenza prevista il prossimo autunno) i lavori di restauro botanico del Viottolone dei Cipressi e del viale dei Platani, per cui è stato completato il progetto esecutivo. Verranno in tal modo ricostituite le composizioni storiche dei filari alberati che negli anni hanno subito forti perdite, con la nuova piantagione di 53 cipressi e 25 platani.

Intanto è stata restaurata la statua in marmo bianco raffigurante il "Gioco della civetta" di Giovanni Battista Capezzuoli, grazie al contributo di Friends of Florence. L'intervento è stato eseguito sotto la direzione di Alessandra Griffo dalla restauratrice Miriam Ricci ed è stato reso possibile grazie al dono dei bambini del Florence Chapter della Fondazione italo-americana.

"Inaugurare questo restauro è per noi motivo di grande orgoglio, perché questo è il primo progetto sostenuto dai piccoli Friends of Florence - sottolinea la presidente Simonetta Brandolini d'Adda - Esso rappresenta il futuro non solo della nostra Fondazione, ma anche l'opportunità di proseguire nella nostra missione ossia di conservare per le future generazioni l'importante patrimonio artistico di Firenze e della Toscana".

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