Il ghiaccio su Marte? La scoperta parla anche fiorentino. O meglio campigiano. Come annunciato dall’Esa (Agenzia Spaziale Europea), il radar italiano Marsis avrebbe trovato strati di ghiaccio all’Equatore di Marte. In particolare la sonda Mars Express (lanciata nello spazio nel 2003) è tornata a esaminare l’area nota come ’Medusae Fossae’, già visitata 15 anni fa, che aveva fornito indizi di un possibile deposito sotterraneo di ghiaccio. Ora arriva la conferma: i segnali sono simili a quelli provenienti dalle zone polari del pianeta, dove è nota la presenza di ghiaccio d’acqua, e indicano che i ghiacciai sono ancora più spessi di quanto si pensasse, fino a 3,7 chilometri.
La scoperta, guidata dalla Smithsonian Institution americana, è stata resa possibile grazie allo strumento Marsis, a bordo della sonda, realizzato da Thales Alenia Space, joint venture tra Thales e Leonardo. In particolare nello stabilimento Leonardo di Campi (ex Selex ed ex Galileo) sono stati realizzati i sensori d’assetto che hanno guidato il satellite verso Marte e che contribuiscono a mantenerne il corretto posizionamento in orbita. "Da circa 20 anni, i due sensori d’assetto stellari realizzati nello stabilimento campigiano per la missione Esa Mars Express contribuiscono a guidare e mantenere il corretto posizionamento del satellite, supportando quindi anche l’affidabilità e la precisione necessaria per le osservazione degli strumenti scientifici a bordo" dichiara Fabio Brandani, responsabile programmi spazio del sito Leonardo di via Einstein. Il sofisticato strumento - chiamato anche bussola stellare - è in grado di calcolare in ogni istante l’orientamento della sonda. Osservando con il proprio telescopio integrato la volta celeste e confrontandola con la mappa delle stelle memorizzata al proprio interno, la bussola riesce a dare al computer di bordo della sonda le informazioni necessarie per tenerla sulla rotta prestabilita. Lo stabilimento campigiano è un centro di eccellenza nel settore delle tecnologie per lo spazio dove sono stati prodotti oltre 800 sensori di assetto e gli strumenti elettro-ottici utilizzati nelle più importanti missioni spaziali internazionali.