BARBARA BERTI
Cronaca

Funaro e Giani esultano. E il botteghino sorride . Staccati 100mila biglietti

La sindaca soddisfatta: "Questo teatro è sempre più un riferimento per la città". Il sovrintendente e i fiorentini: "Una comunità che risponde alla nostra offerta".

Un momento della presentazione della nuova stagione alla quale ha preso parte anche il goernatore Eugenio Giani

Un momento della presentazione della nuova stagione alla quale ha preso parte anche il goernatore Eugenio Giani

"Questo teatro è sempre più un riferimento per la città". Così Sara Funaro, nella doppia veste di sindaca e presidente della Fondazione del Maggio Musicale Fiorentino, definisce il Teatro del Maggio nel giorno in cui – con largo anticipo – presenta la nuova stagione. "Siamo alle porte di una stagione bellissima, peraltro raccontata molto tempo prima, perché siamo a fine giugno 2025 e stiamo presentando la stagione 2026 - sottolinea la sindaca - il tempo giusto per far conoscere a fiorentini e non fiorentini la straordinarietà della programmazione e poter attrarre sempre più persone. Lo abbiamo visto dagli ottimi risultati di quest’anno".

Gongola anche il governatore della Toscana, Eugenio Giani: "Il Maggio è tornato a essere un punto di riferimento imprescindibile a livello internazionale. Si tratta di una vera eccellenza nel panorama lirico italiano, grazie a un programma ambizioso che comprende ben dodici opere e concerti sinfonici di altissimo livello. Questa ricchezza culturale ci riempie di orgoglio, perché è l’espressione più autentica della vocazione della Toscana, una terra da sempre celebre nel mondo per la sua straordinaria eredità culturale".

La sindaca e il governatore possono guardare con fiducia anche all’andamento economico del teatro. "Gli incassi da biglietteria sono aumentati a oggi dell’80% rispetto alla stessa data dello scorso anno" spiega Carlo Fuortes, sovrintendente del Maggio Musicale Fiorentino, secondo cui i dati del semestre "sono assolutamente in linea con le aspettative e con il bilancio previsionale".

Poi entra nei dettagli. "Quando facemmo la stagione 2025, ero arrivato da tre mesi. Facemmo un po’ una scommessa con la stagione che è in corso: e, devo dire, a sei mesi dall’inizio sta andando tutto veramente bene, meglio di come mi aspettavo" dice il sovrintendente. E sta andando bene sotto tutti i punti di vista. "La critica sta dando dei giudizi straordinari per le produzioni che facciamo" racconta soddisfatto.

Poi fa due conti sui biglietti staccati e "il numero di persone ha superato i 100.000 biglietti". Secondo Fuortes "sono tutti dati che fanno capire che c’è una comunità che risponde all’offerta del teatro, che frequenta il teatro e che lo apprezza, perché ovviamente se spende i soldi vuol dire che lo apprezza".

La stagione 2026 appena presentata, secondo il sovrintendente "tiene conto anche delle lezioni, dell’esperienza di questo anno che ho passato qui: in continuità, ma abbiamo alzato l’asticella per molti aspetti" aggiunge Fuortes, ricordando la situazione al suo arrivo a Firenze. "Non conoscevo il teatro, non conoscevo le condizioni artistiche del teatro, quelle tecniche, delle maestranze, di tutti i dipendenti. Conoscevo anche poco l’oggetto teatrale che è splendido e ha grandissime potenzialità" conclude.

"Esprimo un sincero apprezzamento per il nuovo programma e per il lavoro svolto da Carlo Fuortes che sta restituendo al Festival e al Teatro fiorentino lo splendore che merita" dichiara il sottosegretario di Stato alla cultura, Gianmarco Mazzi che non è potuto essere fisicamente presente a Firenze per altri impegni (come aveva già fatto sapere nei giorni scorsi). Auguro buon lavoro al maestro Daniele Gatti - continua il sottosegretario - che assume il ruolo di direttore musicale per i prossimi tre anni. La programmazione 2026 promette di offrire un perfetto equilibrio tra tradizione, contemporaneità e innovazione: un progetto costruito con la visione di chi sa unire sensibilità artistica e capacità manageriali".