REDAZIONE FIRENZE

Fuga dalla realtà Soli e infelici in una stanza

La realtà degli hikikomori dal Giappone è arrivata in Italia: l’incapacità di non immaginarsi da adulti

Hikikomori è un termine giapponese che significa "stare in disparte". L’hikikomori è una persona che ha scelto di scappare dalla vita sociale, spesso ricorrendo a livelli estremi di isolamento: non lascia quasi mai la sua stanza, neppure per lavarsi, chiede che il cibo gli sia lasciato davanti alla porta e consuma i pasti in camera. Molti di questi ragazzi – tra i 14 e i 30 anni – non riescono a immaginarsi da adulti, hanno l’impressione di non crescere; possono apparire infelici, perdere le amicizie, la sicurezza e la fiducia in sé stessi, diventando aggressivi, spesso verso i loro genitori.

La dipendenza da internet è spesso indicata come una delle cause del fenomeno, che ha cominciato a diffondersi in Giappone dalla metà degli anni Ottanta e ha subìto un incremento alla fine dei Novanta. In Italia non ci sono dati ufficiali: le stime parlano di 100mila ragazzi reclusi nella propria camera, ma a differenza del Giappone, dove il ritiro sociale comincia all’inizio dell’università o della carriera lavorativa, in Italia il momento d’inizio dell’isolamento è quello delle scuole medie e superiori.