ILARIA ULIVELLI
Cronaca

Stop restyling Franchi, si va a Novoli

Tempi più rapidi: non c’è bisogno di varianti urbanistiche, resta valida quella del 2012

Rocco Commisso

Firenze, 9 agosto 2019 - PER l’ufficializzazione ci sarà da aspettare settembre. Ma la decisione pare ormai presa. Abbandonata del tutto l’idea del restyling del Franchi, la Fiorentina si è indirizzata sull’opzione nuovo stadio a Novoli. Sono stati i tempi di realizzazione a dettare legge e a far cambiare idea a Rocco Commisso che era stato subito conquistato dall’ipotesi più suggestiva, quella di non lasciare la casa che ormai accoglie la Fiorentina da 88 anni (i viola giocarono la prima partita al Franchi il 13 settembre del 1931).

I tempi, in questo caso, per l’uomo del «fast fast fast», sarebbero stati eccessivamente lunghi. Perché se è vero che per un’eventuale copertura dello stadio (progettato nel 1929 dagli ingegneri Pier Luigi Nervi e Gioacchino Luigi Mellucci) non sarebbe stata necessaria una variante urbanistica, è altrettanto vero che sarebbe stata invece indispensabile se si fosse voluto intervenire con un restyling strutturale in modo tale da prevedere la realizzazione di attività commerciali, di parcheggi interrati e un riassetto globale dell’area di Campo di Marte.

D’altra parte il progetto, in base a quanto previsto dalla legge Nardella sui nuovi stadi, deve reggersi sulle proprie gambe e deve avere un piano di sostenibilità economica e finanziaria che tenga in piedi l’impresa da realizzare con la modalità della finanza di progetto.

Dunque l’indirizzo del nuovo stadio sarà Novoli. Non sull’intero terreno: ma su circa 33 ettari dell’area. Gli altri 16 saranno destinati a ospitare la nuova casa di Mercafir che non cambierà indirizzo. Fare lo stadio accanto alla Mercafir è la strada più breve per realizzare il nuovo impianto di proprietà, perché non è necessario che vengano approvate nuove varianti urbanistiche, resta valida quella vigente tuttora, nata da un’idea di Matteo Renzi e varata nel novembre 2012.

Dunque niente cittadella viola, l’idea del patron Commisso è di contenere in circa 30mila metri quadri l’estensione dell’area commerciale compresa una quota di attività turistico ricettiva, complessivamente meno della metà rispetto a quanto previsto nel precedente piano di sostenibilità economica e finanziaria presentato nel luglio 2014 dall’allora proprietà viola, in cui erano indicati 77mila metri di commerciale e 11mila di attività alberghiera.

Anche spostare la Mercafir, in questo periodo di incertezza sul futuro dell’aeroporto Vespucci, potrebbe essere un’incognita da tempi ballerini, anche se è possibile che il rogito per l’acquisto dei terreni di Castello dall’attuale proprietà di Unipol venga firmato da Toscana Aeroporti a prescindere dall’esito del ricorso al consiglio di Stato dopo che il Tar aveva bocciato la Valutazione di impatto ambientale per lo sviluppo di Peretola.

Quali tempi? Se è vero che non occorrono varianti urbanistiche, per il nuovo stadio manca ancora un progetto. Non è detto che la Fiorentina abbandoni la progettazione in fieri dello studio Arup, chiedendo ad architetti e ingegneri di adattare il progetto alle nuove necessità. Ma potrebbe anche decidere di cambiare tutto, affidandosi a un altro studio. Commisso dell’idea ha parlato anche con progettisti americani.

In buona sostanza il Comune, se questa sarà la decisione definitiva, non dovrebbe fare altro che mettersi in attesa di ricevere la progettazione e dare il via alla conferenza dei servizi.