MANUELA PLASTINA
Cronaca

Frana di Tavarnuzze, incubo finito. Tornano a casa le famiglie sfollate

Bruciati i tempi per la messa in sicurezza. La gioia dei residenti: "Ancora non ci sembra vero"

Frana di Tavarnuzze, incubo finito. Tornano a casa le famiglie sfollate

Un po’ alla volta, le famiglie residenti in via Cassia a Tavarnuzze allontanate dalle loro case in fretta e furia la sera del 27 marzo, stanno ricominciando a riprendere in mano la loro quotidianità. Alcune, quelle che vivono sul fronte strada, sono già rientrate in casa, dopo la frana con caduta di massi avvenuta sul retro delle palazzine in cui vivono e che ha costretto all’evacuazione di urgenza di 25 persone e due attività.

"Non mi sembra vero – racconta una delle residenti che ha dormito di nuovo nel suo letto, dopo giorni lontana da casa -. Siamo stati ospiti da parenti; avevamo paura di non rientrare a breve nei nostri appartamenti". Invece la corsa di Comune, Protezione civile, tecnici e operai e dei gestori dei principali servizi ha permesso di riportare almeno alcune delle famiglie in casa in tempi record. Il rientro è stato possibile in particolare dopo il ripristino della tubazione di Publiacqua e Toscana Energia: con il ritorno dei due servizi, hanno ripreso l’attività anche le aziende che, come i cittadini, hanno dovuto chiudere i battenti per colpa della frana. In questi giorni, spiegano dal Comune, "in accordo coi 13 proprietari del terreno franato, sono state svolte le attività di disgaggio svolte nell’area", ossia la messa in sicurezza della parete rocciosa, "con la rimozione dei blocchi instabili. Sono ancora presenti però quei massi la cui movimentazione poteva comportare ulteriori frane incontrollate". Le operazioni di messa in sicurezza proseguono con la chiodatura della parete franata e la sistemazione di una rete paramassi. A quel punto potranno tornare a casa anche le famiglie degli appartamenti che affacciano sul retro al primo piano: al momento sono ospiti di altri imprunetini che hanno messo a disposizione le proprie abitazioni. "Grazie a un lavoro collettivo, abbiamo trovato soluzione in tempi rapidi" sottolinea il sindaco Riccardo Lazzerini. Il cantiere per il ripristino definitivo della sicurezza nella zona, andrà comunque ultimato entro 60 giorni, come da ordinanza firmata dallo stesso primo cittadino. Ma intanto qualcuno è riuscito a rientrare nella propria casa. E dopo due settimane lontano dalle proprie cose, con la paura di non tornare a breve, la gioia è tanta.