CARLO CASINI
Cronaca

Fra storia e traffico da incubo: "Salvare il palazzo del Podestà"

Le richieste dei residenti: "No alle abitazioni, quella struttura storica dev’essere un centro culturale. La salita di San Gaggio è troppo pericolosa e una pista ciclabile peggiorerebbe le cose per tutti".

Fra storia e traffico da incubo: "Salvare il palazzo del Podestà"

Fra storia e traffico da incubo: "Salvare il palazzo del Podestà"

E’ un rione di Firenze quasi per caso, il Galluzzo. Su quell’altipiano a una soffio da Porta Romana, ma separato dal colle del San Gaggio, è da sempre un piccolo mondo a sé, sospeso tra città e campagna. E infatti fino a meno di un secolo fa fu uno degli ultimi municipi soppressi dell’hinterland fiorentino; ma nonostante il territorio comunale sia stato smembrato tra ben quattro comuni – oltre a Firenze che si è preso il centro, Impruneta, Scandicci e Bagno a Ripoli si sono fagocitati le frazioni collinari – mantiene comunque un’identità propria e forte. Ora i galluzzini torneranno a votare per le amministrative di Palazzo Vecchio al pari di tutti gli altri fiorentini. Quali provvedimenti adotterebbero però se potessero anche solo per un’ora essere loro stessi… il podestà? Innanzitutto, preserverebbero quell’atmosfera paesana che si va logorando: "Ormai non è e non è più un paese, sta diventando una periferia della città, sempre più dormitorio – riflette Gabriella Minarini – Ci ho vissuto dal ’62 fino a dieci anni fa, ancora lo frequento ed è cambiato tanto. Piazza Acciaioli è bella, ma se andasse via il mercato morirebbe, mentre piazza Don Puliti (quella del fontanello) non può essere solo un parcheggio, cercherei di renderla più vivibile. Così ci si godrebbe di più e si vivrebbe la piazza. Per ovviare al problema del parcheggio, se si vuole, come hanno fatto un posteggio sotterraneo come all’ Esselunga, si può fare pubblico, in Germania li facevano già 50 anni fa. Altra cosa importante, penserei al ponte Bailey, sono 40 anni che dicono che devono sistemarlo".

E poi c’è l’edificio simbolo per antonomasia di funzione pubblica al Galluzzo al centro del dibattito locale: "Potessi essere sindaca? Farei del Palazzo del Podestà un centro culturale e non case", dice Antonia Lopez. In piazza Acciaioli, un gruppetto di anziani si confronta sulle panchine: "Servirebbero un po’ di panchine all’ ombra, per buona parte del giorno rimangono sotto al sole – inizia il fiume di proposte di Clemente, Rita e Giovanna – Se fossimo sindaci noi le metteremmo in posizioni differenziate. Anche i nuovi alberi non hanno spazio per crescere, sono troppo fitti". Attenzione anche alla sicurezza: "Ieri su questa panchina hanno scippato una signora che aveva appena prelevato. Qui le forze dell’ordine si vedono solo per fare multe, metteremmo più vigili a disposizione dei cittadini e meno col blocchetto. C’è da dire – sottolineano – che al Galluzzo comunque si sta meglio che in centro".

C’è poi il nodo viabilità: "Il 41 che passa per le Cinque Vie fino a Gavinana, lo potenzieremmo, è molto utile. Anche spostarsi a piedi è difficile: sia verso le Due Strade che verso Bottai manca il marciapiede, si rischia di essere portati via. Tuttavia non è la ciclabile che dicono la soluzione: il San Gaggio è troppo ripido, inoltre stringerebbe troppo la corsia: basterebbe un marciapiedino". A proposito di marciapiedi, "via delle Bagnese non è percorribile a piedi – nota Marco Ricci – eppure sarebbe semplice proseguire fino al Galluzzo il camminamento lungo la Greve come hanno fatto da Scandicci a Mantignano, anzi collegherebbe la pista dell’Arno ai più importanti sentieri di trekking del Chianti, come la Romea: questo farei da sindaco". Ma le Bagnese sono pericolose anche in auto: "La strozzatura di Bibe fa tappo alla circonvallazione – riflette– farei la famosa bretella di là dal fiume, così il tratto stretto delle vecchie Bagnese potrebbe essere destinato alla mobilità lenta come quello sopra la galleria". "La circonvallazione ha eliminato una parte del traffico, ma non è stata risolutiva – mostra Alfredo Fiaschi dalla sua pizzicheria in piazza – la piazza qui è ancora il fulcro di tutto il traffico. Da sindaco penserei innanzitutto a snellire la viabilità, a partire dalla strozzatura delle Bagnese".

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