"Fischiare Vlahovic? Un autogol"

La maggioranza dei sostenitori viola contraria a contestare il serbo: "Conta soltanto la maglia viola"

Migration

Il ’pressure test’ per Dusan Vlahovic è alle porte. Sarà la voce del Franchi, inappellabile, oggi ad esprimere l’unico verdetto che conta. La città, in qualche modo, è divisa: c’è chi sostiene che in questo momento la strategia migliore sia quella andare oltre all’attaccante serbo, in nome del bene per la Fiorentina, e chi invece, comunque, capirebbe eventuali fischi, pur consapevole che potrebbero "ritorcersi" contro la squadra.

C’è poi chi, come Manuela Bernini, invece, rivendica il suo sostegno nei confronti del presidente viola Rocco Commisso: "Forse la sua uscita ha creato dissapori - ci dice -, ma questo è il momento per smuovere qualcosa in tema di procuratori". Gionata Santi non ha dubbi: "Il calcio è business, rispetto e riconoscenza non esistono più. Credo però che Vlahovic possa sentirsi pure in imbarazzo, visto che a spingerlo in questa direzione pare essere stato l’agente. Io ho visto andar via campioni veri e il ragazzo deve ancora dimostrare tanto".

Leonardo Vannuccini aggiunge di più: "Per il bene della Fiorentina è necessario tifare sempre per la squadra: l’indifferenza per Vlahovic non serve a niente". Leonardo Rossi punta il dito sulla poca trasparenza - "Ho trovato scorretto prendere questa decisione di non prolungare a campionato in corso, perché non è facile sostituire un centravanti come lui. Credo sia giusto non considerarlo" -, mentre Emore Magni non nasconde la delusione:

"Mi aspettavo più riconoscenza: mi aspettavo che Vlahovic potesse lasciare, ma non senza aver prima rinnovato in modo da permettere alla società di ricevere il giusto compenso economico. Allo stato attuale, l’attaccante serbo è indispensabile per la squadra: dobbiamo fare di necessità virtù e, per amore della Fiorentina, mettere da parte rabbia e delusione". Irene Colicigno, Cinzia Canavesio e Simona Ceseri, anche oggi, saranno allo stadio: "Il signorino dovrà essere applaudito fin quando vestirà la maglia viola: i tifosi, però, sono stanchi di essere presi in giro".

Matteo Cappelli aggiunge: "Non si conoscono mai i retroscena delle trattative: dispiace, ma continuiamo a sostenerlo finché vestirà questa maglia. Di certo, Firenze avrebbe potuto essere la piazza ideale per la sua consacrazione". Anche Lorenzo Guarnieri sottolinea il senso di tradimento, un po’ come accade in amore: "E’ giusto contestarlo un po’, magari a fine gara per poi fargli arrivare il pieno al momento dell’addio". Graziano Di Vita si augura che possano davvero cambiare le regole: "Non è possibile che un calciatore di 22 anni detti legge nei confronti di un club". Anche Lorenzo Volpini davanti a tutto mette il bene della Fiorentina: "Vanno tutelate squadra e società più che tutto il resto".

Marco Innocenti, invece, analizza la vicenda a tutto tondo: "Tutti hanno commesso qualche ingenuità e a farne le spese sono i tifosi che hanno il diritto di decidere di fischiare". Andrea Sanzioni chiude: "La scorsa estate avrebbe potuto risparmiarsi quel "Quando mi offrono firmo". La maglia resta e i giocatori passano".

Francesca Bandinelli

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro