Tavolini, piano approvato. Ok da marzo a novembre

Maratona consiliare per discutere i 43 emendamenti delle opposizioni. L’assessore riscrive la regola sul nulla osta dei condomini: "Mal interpretata"

Il nuovo regolamento creerà meno problemi per il traffico nelle strade del centro

Il nuovo regolamento creerà meno problemi per il traffico nelle strade del centro

Firenze, 1 febbraio 2022 - C’è voluta una lunghissima maratona del consiglio comunale per arrivare all’approvazione delle nuove regole per i tavolini di bar e ristoranti per le strade a partire dal 21 marzo fino al 6 novembre. E l’assemblea, convocata on line, ha dato vita a una specie di psicodramma collettivo, prima con una sospensione e poi discutendo e votando fino a tarda sera gli emendamenti delle opposizioni (con il gruppo Centro che ha poi deciso di ritirarli). Alla fine la delibera è passata con 20 voti favorevoli, 4 contrari e 9 astenuti grazie al maxi autoemendamento dell’assessore al commercio Federico Gianassi che ha cercato una sintesi fra le richieste. 

Il nuovo regolamento "straordinario e coerente con la fase che stiamo vivendo – ha spiegato l’assessore – prevede ancora una volta strumenti eccezionali ma lavora al contempo per prevenire l’eccessiva concentrazione che si è verificata in alcune zone che ha creato problemi, a tutela dei residenti. Questo regolamento è per noi un ottimo punto di equilibrio tra le esigenze delle categorie economiche e quelle dei residenti". Viene introdotto un modello diversificato in città: uno per le concessioni di suolo pubblico nell’area Unesco e uno valido invece per il resto della città. La richiesta di sedie e tavolini all’aperto potrà ora essere presentata solo dalle attività di somministrazione, non più da tutte le attività alimentari. Ma potranno chiedere e ottenere concessioni di occupazione di suolo pubblico anche i chioschi installati in aree verdi e giardini. Infine sono stati introdotti rafforzamenti delle sanzioni anche con meccanismi graduali che possono arrivare alla sospensione dell’attività: in pratica, se da qui al 21 marzo, prima cioè dell’entrata in vigore dell’atto, un locale collezionerà due multe per non aver rispettato le metrature concesse o perché sprovvisto di autorizzazioni, automaticamente perderà la possibilità di richiedere il suolo pubblico straordinario. 

Nel piano sono stabilite due zone con regole diverse: il centro storico e quella fuori dall’area Unesco: nella prima potrà essere richiesto al massimo uno stallo di sosta mentre fuori dal centro potranno esserne richiesti al massimo due. L’occupazione potrà essere concessa sullo spazio antistante l’esercizio commerciale, non potrà essere sul lato opposto della carreggiata (salvo possibili eccezioni in strade pedonali, dovrà garantire il passaggio dei veicoli e dei mezzi di soccorso e lasciare libera una carreggiata di almeno 3 metri e mezzo. 

I tavolini non possono essere posti davanti all’ingresso di abitazioni. "Abbiamo riscritto l’articolo – ha spiegato Gianassi – e stabilito che l’occupazione del suolo pubblico con i tavolini non sarà concessa davanti all’ingresso dei condomini. Visto il dibattito molto acceso abbiamo tolto il tema del nulla osta del condominio che pure era già presente nel regolamento ordinario per i dehor. Credo che quell’articolo si sia letto poco e l’interpretazione data non è stata corretta". Tavolini vietati anche davanti ad altro esercizio commerciale. Chi ha già un dehors potrà estendere la concessione esistente nei limiti previsti dal regolamento speciale. Niente occupazioni speciali nelle strade altamente frequentate come Calzaiuoli, Roma, Calimala, Por Santa Maria, Vacchereccia, Borgo San Lorenzo. Nelle aree pedonali potrà essere presentato un progetto unitario da parte di più esercenti. La giunta potrà poi prevedere strade e zone in cui, per l’eccessiva presenza di attività di somministrazione, saranno precluse permessi con l’occupazione di parcheggi. Ammessi infine ombrelloni, in tinta unita (preferibilmente marrone) purché rimovibili la sera e che non ostruiscano la segnaletica stradale.  

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