"Firenze, capitale europea Qui le radici del dialogo"

Il ministro degli Esteri Tajani esalta il ruolo di Palazzo Vecchio nel mondo. Oggi il sindaco Nardella gli consegna le "Chiavi della città"

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Oggi il sindaco Dario Nardella consegnerà le chiavi della città al ministro degli Esteri Antonio

Tajani che terrà anche un incontro-lezione all’Istituto Universitario Europeo.

"Consegnerò le chiavi al ministro per l’impegno che ha profuso da presidente del Parlamento europeo per la diffusione dei valori europei. Valori nei quali crede fortemente la città di Firenze". Il riconoscimento è "anche uno stimolo affinché il miniostro possa promuovere sempre di più una cultura del dialogo con gli altri Paesi europei, possa promuovere sempre di più una politica di integrazione e possa anche sostenere le città nell’attività di cooperazione di cui Firenze è fra le protagoniste".

E il ministro Tajani riconosce a Firenze questo ruolo: "La storia di Firenze testimonia nei secoli la sua vocazione cosmopolita e di apertura. Giorgio La Pira era l’espressione autentica di questo spirito - sottolinea il ministro - . ‘’Unire le città per unire le nazioni’’ diceva La Pira, per il quale ‘’i popoli del Mediterraneo, che lo vogliano o meno, hanno un comune destino’’. Il suo contributo al dialogo fra i popoli, la sua concezione del valore e della dignità della persona, e la ricerca incessante della pace rappresentano un’eredità spirituale e politica che va custodita, e che risponde perfettamente al nostro modo di rapportarci ai popoli e ai Paesi mediterranei".

Firenze si candida ad essere capitale del dialogo internazionale. Ci crede anche il ministro degli Esteri: "Sono onorato di ricevere le Chiavi di Firenze, una città che nel mondo dà lustro al nostro Paese per le sue bellezze, la sua storia e la sua cultura. Firenze ben rappresenta e interpreta la vocazione dell’Italia, in tutte le sue articolazioni, a essere protagonista di pace a livello internazionale".

L’Irlanda ha avuto il via libera da Bruxelles per l’etichettatura con allerta su vino e alcolici. Una misura che ha suscitato la forte reazione del Governo e di Tajani in particolare. In Toscana c’è preoccupazione per i provvedimenti: "Considero quella dell’Irlanda una decisione ingiusta, che ignora la differenza tra consumo moderato e abuso di alcol. Se consumato con moderazione, il vino non è dannoso, e lo dimostrano numerose ricerche. E’ una mia battaglia. Ne ho parlato anche con il mio collega irlandese, spiegandogli quanto sia pericoloso il messaggio di Dublino in favore del Nutriscore. E’ uno strumento al quale ci opponiamo fermamente".

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