EMANUELE BALDI
Cronaca

Franchi, tribuna ’elettorale’. Forfait di Nardella e Giani. Pieraccioni torna superstar

Il sindaco sceglie di assistere alla sfida di volley della figlia e diserta lo stadio Assente anche il governatore. Il comico fa il tifo insieme all’amico Conti

Leonardo Pieraccioni e Carlo Conti hanno assistito a Fiorentina-Inter da uno skybox della tribuna coperta (foto Germogli)

Leonardo Pieraccioni e Carlo Conti hanno assistito a Fiorentina-Inter da uno skybox della tribuna coperta (foto Germogli)

Firenze, 29 gennaio 2024 – La tribuna vip di uno stadio è un po’ da sempre il termometro di una città. E Firenze di questi tempi ha una febbriciattola costante che va e torna con la colonnina di mercurio del termometro che si alza e si abbassa a seconda dell’irruenza del dibattito.

Al centro di questo c’è, da un pezzo a questa parte, proprio l’Artemio Franchi, il suo discusso restyling appeso ancora alle incognite sulle risorse per la copertura totale e i punti interrogativi – lontani da diventare esclamativi – sull’impianto che ospiterà la Fiorentina durante i mesi del cantierone al Campo di Marte. E i ricaschi, a pochi mesi dalle elezioni, non possono non essere anche e soprattutto politici. Così il principale sostenitore dell’ammodernamento del Franchi, il sindaco Dario Nardella, bersagliato dalla Fiesole durante la gara interna con l’Udinese, da qualche tempo non si vede nelle poltroncine del Campo di Marte.

Ieri sera assente per assistere, nonostante la sfida del Franchi contro l’Inter fosse una delle più chic della stagione, alla gara di pallavolo della figlia. Cuore di babbo. Non pervenuto ieri sera neanche il governatore Eugenio Giani, tifosissimo viola ma anch’egli non esattamente nelle grazie della famiglia Commisso. A sostenere i gigliati non c’era, per altri impegni, il leader di Italia Viva Matteo Renzi, lui però in rapporti sostanzialmente cordiali con la società che certo non disdegna il suo sdegno (scusate il gioco di parole) per l’investimento sul Franchi fortemente voluto dal suo ex amico e delfino Dario Nardella. "I soldi pubblici vanno usati per le scuole e gli ospedali, non per rimettere a posto gli stadi" il suo mantra da mesi. Non solo viola ieri, sugli spalti ha fatto capolino anche il presidente del Senato Ignazio La Russa, che non ha mai nascosto il suo amore per i colori nerazzurri.

Specchio della città e dei suoi momenti, si diceva, la tribuna dello stadio. Ed allora ecco che al Franchi ieri ha fatto capolino Leonardo Pieraccioni che, forte delle sale piene per il suo ’Pare Parecchio Parigi’ sta vivendo alle soglie dei sessant’anni una seconda galvanizzante giovinezza che ricorda quasi i tempi in cui il suo Ciclone spazzò via i canoni della commedia tradizionale italiaca e lo battezzò il nuovo ragazzo d’oro del cinema. Con lui l’amico di sempre Carlo Conti, pronto a sgolarsi per i viola.