
Mons. Luciano Giovannetti in un incontro con Papa Giovanni Paolo II
Firenze, 25 giugno 2025 – È trascorso un anno dalla morte di Luciano Giovannetti, già vescovo di Fiesole, poi emerito, nonché fondatore e primo presidente della Fondazione Giovanni Paolo II. E proprio la sua Fondazione lo ricorderà sabato 28 giugno (vigilia dell'anniversario della sua morte avvenuta il 29 giugno 2024) con una Santa Messa alle 9,30. Sarà celebrata in Cattedrale a Fiesole dal vescovo Stefano Manetti, proprio nel ricordo di monsignor Giovannetti.
Subito dopo i collaboratori, sostenitori e amici della Fondazione Giovanni Paolo II si sposteranno nel convento dei francescani per la presentazione ufficiale del bilancio sociale 2024 e del nuovo cda che è entrato in carica lo scorso 19 giugno con presidente Damiano Bettoni. Il pomeriggio poi sarà dedicato a dipendenti e collaboratori per una riflessione interna sui risultati di bilancio consuntivo 2024 e preventivo 2025, nonché sulle linee operative di lavoro per il prossimo futuro della Fondazione Giovanni Paolo II, sulla scia dei valori e dell’impegno tracciati dal fondatore.
Nell'agosto del 1997 Mons. Giovannetti guidava un gruppo di 600 fedeli della Diocesi di Fiesole in viaggio verso la Terra Santa; i pellegrini furono fermati alle porte di Betlemme dall’esercito israeliano. Di fronte al no dei militari, decisero di celebrare la Santa Messa fuori dai pullman. Una scelta che ebbe una tale risonanza anche mediatica da ottenere il permesso di oltrepassare il varco. Da quel seme, Mons. Giovannetti insieme ad altri fondatori, il 16 aprile del 2007 ha dato ufficialmente vita alla Fondazione Giovanni Paolo II, oggi impegnata in numerosi progetti di cooperazione internazionale, dalla Terra Santa al Libano, dal Medio Oriente alla Giordania, ma anche in Italia con l’accoglienza dei profughi e di chi ha bisogno.
Sono stati diciotto anni vissuti in cammino insieme a famiglie, giovani, agricoltori, donne, uomini, bambini, persone con bisogni di cura speciali, religiosi, volontari e istituzioni. Una realtà sempre più grande che in questa giornata a Fiesole sarà raccontata attraverso numeri di donazioni e di progetti realizzati, ma soprattutto storie, volti e prospettive di crescita e speranza.