Si finge paraplegico dopo incidente, ma lontano da tutti cammina senza sedia a rotelle

Scoperto a Firenze falso invalido. L'uomo, 55 anni, residente in città, è stato arrestato per truffa. Nel 2015 era stato anche ricevuto in udienza da Papa Francesco

A sinistra il falso invalido esce camminando da un negozio, a sinistra è sulla carrozzina

A sinistra il falso invalido esce camminando da un negozio, a sinistra è sulla carrozzina

Firenze, 10 aprile 2019 - Falso invalido, costretto su una carrozzina, se doveva muoversi pubblicamente nel centro di Firenze dove era risaputo fosse paraplegico in seguito a un incidente stradale, perfettamente capace di camminare e muoversi in autonomia invece se lontano da occhi indiscreti. Ma la doppia vita di un fiorentino 55enne, paraplegico o in perfetto stato di salute a seconda di dove si trovasse, è stata stoppata dalle indagini degli investigatori della mobile fiorentina. 

Il falso invalido toscano è così finito agli arresti domiciliari, disposti dal gip Federico Zampaoli su richiesta del magistrato titolare dell’inchiesta, Christine Von Borries, per il reato di truffa aggravata ai danni dello Stato e falsità ideologica in atti pubblici commessa inducendo in errore dei pubblici ufficiali.

La polizia di Stato di Firenze ha accertato che il falso invalido era in grado di camminare e muoversi regolarmente, ma se ne dichiarava incapace, spostandosi "pubblicamente" su sedia a rotelle. Le attività investigative hanno riscontrato come l'uomo abbia condotto una vera e propria "doppia vita", sfruttando tutte le agevolazioni derivanti dallo status di disabile, tra cui la percezione di pensioni ed emolumenti - che gli hanno consentito, tra le altre cose, di pagare un "badante", che viveva nella sua abitazione - l'utilizzo delle varie "corsie preferenziali" ed un parcheggio sotto casa per disabili.

La stessa persona, all`interno delle mura domestiche, nonché fuori provincia, dove sapeva di non essere conosciuta, si muoveva regolarmente, deambulando senza difficoltà: la misura cautelare, difatti, è stata eseguita presso lo scalo aeroportuale di Peretola, al rientro dell`indagato da un viaggio di piacere all`estero, e, nell'occasione, lo stesso camminava in totale autonomia, sebbene lo attendesse in quel parcheggio l'autovettura per disabili con la carrozzina all`interno.

Più in generale, è emerso un vero e proprio modus vivendi del destinatario della misura, che alterava la realtà dei fatti in ordine alle sue condizioni di salute per ottenere benefici di ogni sorta, ed era alla costante e spasmodica ricerca di comprovare la sua invalidità. Il 55enne fiorentino difatti aveva ottenuto nel tempo una pluralità di emolumenti previdenziali, in prevalenza fondati su una falsa paraplegia, simulata a partire dal 2007 a seguito di un sinistro stradale la cui dinamica è stata smentita nel corso dell'inchiesta - in buona sostanza, è emerso come l`incidente stradale sia stato del tutto simulato.

Inoltre, per avvalorare la sua condizione di falsa disabilità, ha affrontato un elevato numero di ricoveri in strutture ospedaliere pubbliche o private convenzionate, per cui il Giudice per le Indagini Preliminari, oltre all'indebita percezione delle pensioni, ha contestato all`indagato anche il danno cagionato al Servizio Sanitario Nazionale per le spese di ricovero, per un totale di oltre 137 mila euro dall'Inps.

Sempre fingendosi tetraplegico, nel 2014 aveva scritto a Papa Francesco, che si era appassionato alla storia e gli aveva telefonato. L'anno successivo fu anche ricevuto in udienza dal Pontefice. Gli agenti della squadra mobile lo hanno fermato ieri mentre, senza l'ausilio di carrozzine, scendeva da un aereo dopo una vacanza in Togo. Nel 2013 l'uomo inscenò una protesta accusando il Pd fiorentino di non avergli permesso di esercitare il voto a domicilio in occasione delle primarie: "Mi è stato impedito - dichiarò - di dare un voto al mio sindaco Renzi".

Nel 2013 aveva presentato un esposto, descrivendo la propria situazione di disagio e spiegando di non poter uscire di casa a causa della sua malattia, perché la sua abitazione si trovava al secondo piano. In varie occasioni, secondo quanto emerso dalle indagini, si sarebbe spacciato al telefono per altre persone, tra cui esponenti politici, assessori, sottosegretari, carabinieri, per ottenere raccomandazioni e facilitazioni a suo favore, come ad esempio velocizzare i tempi di attesa per una visita medica. 

Le indagini sono partite da una denuncia per maltrattamenti presentata da una ex badante ed ex partner. Nella denuncia la donna rivelava anche che l'uomo in realtà era in grado di camminare. Un altro ex badante del 55enne, ascoltato dalla polizia, avrebbe raccontato che l'uomo gli avrebbe spiegato che per truffare i medici e convincerli di essere paraplegico, prima di ogni visita si sarebbe sottoposto a iniezioni di anestetico alle gambe per ridurne la sensibilità. Il falso incidente stradale da cui sarebbe derivata la sua patologia, avvenuto nel 2007 nel Lucchese, sarebbe stato orchestrato con la complicità di un conoscente, che avrebbe ammesso di averlo investito in cambio di essere ospitato gratuitamente in un'abitazione nella sua disponibilità.

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