Faentina, ancora proteste: "Chiusa ad agosto? Follia"

Dopo la notizia dell’arrivo dei fondi Omoboni tuona: "Lo stop non è accettabile". Ieri l’iniziativa promossa dal comitato per chiedere migliorie sulla linea. .

Faentina, ancora proteste: "Chiusa ad agosto? Follia"

Faentina, ancora proteste: "Chiusa ad agosto? Follia"

"Bene gli investimenti sulla ferrovia Faentina. Ma interrompere il servizio sull’intera linea Firenze – Faenza per tutto il mese di agosto non è accettabile": lo ha scandito il sindaco di Borgo San Lorenzo Paolo Omoboni, davanti alla stazione ferroviaria, in occasione del lancio dell’iniziativa promossa dal Comitato Pendolari, una raccolta di firme per "10 impegni per la Faentina". C’erano, insieme ai pendolari e al sindaco Paolo Omoboni, il suo collega di Scarperia e San Piero Federico Ignesti, vari assessori della giunta borghigiana, numerosi candidati consiglieri, e due dei tre candidati sindaco – Leonardo Romagnoli e Cristina Becchi -. Il sindaco lo ha sottolineato: "Al di là del momento elettorale è importante che su alcuni temi ci si ritrovi insieme per chiedere un impegno preciso per lo sviluppo della linea". Massimo Rossi, del comitato pendolari, ha illustrato le richieste. Anzitutto quello della sostituzione "entro il 2025, dell’attuale materiale rotabile, i treni Minuetto che hanno ormai fatto il loro tempo, con i nuovi Blues".

Omoboni su questo ha espresso la delusione degli enti mugellani. "Sono stati promessi venti nuovi treni, ma le stesse ferrovie ci dicono che ne mancano ancora 14". Poi c’è la questione degli orari: e si chiede "un nuovo Memorario, che colmi i "buchi" attuali e inserendo altre corse in fasce di punta pendolari, arrivando a una cadenza di 30 minuti, nell’ottica di Faentina metropolitana di superficie tra il Mugello e Firenze, con l’introduzione di dirette Borgo San Lorenzo-Firenze e tempi di percorrenza minori (unica fermata a San Piero) e una coppia di corse notturne al rientro dopo spettacoli/cinema/teatro". Preoccupazione desta la prospettiva di chiudere tutta la linea per un mese. Proprio l’altro ieri c’è stata una riunione a Firenze, con Regione e Ferrovie e, nota il sindaco Ignesti, "ci siamo trovati spiazzati, sembrava tutto già deciso".

"Così abbiamo chiesto – e l’assessore regionale ha preso l’impegno – aggiunge il sindaco borghigiano – di effettuare le necessarie verifiche tecniche mirate a far sì che si lavori a tratte, per evitare di chiudere tutta la linea, e di lavorare la notte". Il documento sottoscritto già dagli amministratori e dai candidati presenti chiede quindi che "gli annunciati lavori RFI sulla linea siano effettuati senza interferire con la normale circolazione sia in termini di numero delle corse sia di tempi di percorrenza." C’è ancora un altro elemento di insoddisfazione: ormai molti anni fa furono messi a disposizione, per l’ammodernamento della linea e delle stazioni, 47 milioni di euro.

"Ma – dicono sindaci e comitato – si è fatto ben poco". Non si dimentica un’altra annosa rivendicazione dei viaggiatori mugellani: quella che i treni della Faentina a Firenze SMN non partano dai lontani e disagevoli binari 17 e 18.

Paolo Guidotti