Il Festival Fabbrica Europa prosegue gli appuntamenti nei teatri della città e in spazi inediti all’aperto.
Stasera alle 20 al Giardino Istituto Agrario, è di scena il compositore e polistrumentista britannico John Surman, figura chiave di quella generazione di musicisti europei che ha ampliato in modo decisivo gli orizzonti internazionali del jazz. A Firenze porta l’essenza del suo stile minimalista e profondo, affiancato dal pianista norvegese Vigleik Storaas.
Sempre stasera alle 21.30 al teatro La Compagnia, Michele Di Stefano presenta, Bayadère - Il Regno delle Ombre, un balletto intriso di esotismo idealizzato, nella trama melodrammatica e nell’estetica dell’insieme. Pensata per i giovani talenti del Nuovo Balletto di Toscana, questa rilettura contemporanea di un’opera della tradizione classica carica di suggestioni al limite tra reale e aldilà, si connette ai tempi che stiamo vivendo, evocando qualcosa di perduto e di possibile al contempo.
Domani alle 17.30 al Giardino delle Rose, è la volta di "From interstellar to calore" di Sabrina Mazzuoli: attraverso azioni e danze guidate da parole chiave come meditazione, collettivo, umano, memoria, natura, e dedicate alla dicotomia ma anche alla connessione tra intimo e universale, tra neutrale e affettivo, lo sguardo è guidato dal micro al macro, dal macro al micro.
Al Parco delle Cascine, ritrovo a Parc, domani alle 18, "Tiresias before or after the events di Paola Stella Minni e Kostantinos Rizos" è l’esito di un workshop che prende spunto da pratiche coreografiche su visione e veggenza sviluppate intorno allo spettacolo Kill Tiresias. L’interprete si disegna sulle palpebre occhi finti, truccati. Gli occhi sono chiusi ma le pupille sono spalancate sul mondo.
La coreografa Olimpia Fortuni e la musicista Katatonic Silentio presentano X, qui al suo debutto: un dono X (per) chi partecipa, chi ospita, chi assiste. X (per) è un simbolo le cui linee incrociate rappresentano il ponte di comunicazione. Un viaggio in un luogo altro per un’esperienza sensoriale tra reale e surreale: domani, 19.30, Chiostro Accademia Belle Arti.