BARBARA BERTI
Cronaca

Ex Gkn, la protesta torna in piazza. Appello del Collettivo di Fabbrica: "Non per un posto. Ma per tutti"

Salvetti: "Da quattro mesi senza stipendio, costretti a licenziarci per disperazione ma noi abbiamo un piano". Il 18 maggio manifestazione a Firenze con ritrovo in via Mariti. La richiesta: "Intervento pubblico qui e ora".

Ex Gkn, la protesta torna in piazza. Appello del Collettivo di Fabbrica: "Non per un posto. Ma per tutti"

Ex Gkn, la protesta torna in piazza. Appello del Collettivo di Fabbrica: "Non per un posto. Ma per tutti"

La data da mettere in calendario è il 18 maggio. E la richiesta è chiara e semplice: "Intervento pubblico qui e ora". La rivendicazione è del Collettivo di Fabbrica ex Gkn, ora Qf in liquidazione, di Campi Bisenzio, dove da quasi tre anni (era il 9 luglio 2021) le tute blu sono in assemblea permanente. Dall’inizio del 2024 gli operai (dai 420 iniziali ne sono rimasti circa 150) non ricevono lo stipendio e non sono coperti da alcun ammortizzatore sociale nonostante la fabbrica sia ferma. La famosa reindustrializzazione annunciata dalla proprietà (l’imprenditore Francesco Borgomeo che da oltre un anno ha messo tutto nelle mani del liquidatore Gianluca Franchi) non è mai decollata.

Il Collettivo di Fabbrica, invece, ha un piano per salvare il sito industriale, come ricorda Dario Salvetti della Rsu dal palco del primo maggio di Taranto. "Siamo da quattro mesi senza stipendio, costretti a licenziarci per disperazione e per recuperare un reddito, ma noi abbiamo un piano: la riconversione di una fabbrica dell’ex automotive, l’ex Fiat di Firenze, in una fabbrica che sia un polo delle energie rinnovabili, che produca pannelli solari, biciclette per una diversa mobilità sostenibile urbana. Siamo uno spiraglio di speranza". Un pezzo di questo progetto è già scritto: dal Collettivo di Fabbrica, dalla Soms Insorgiamo, dalle competenze solidali. L’altro lo dovrebbe scrivere l’intervento pubblico. "Noi rivendichiamo l’intervento pubblico - le parole di Salvetti - che la fabbrica sia rilevata dal consorzio regionale, ma un intervento pubblico diverso da quello che normalmente avviene, non imposto dall’alto alle comunità e ai lavoratori e lavoratrici".

Secondo la Rsu ex Gkn "lo Stato e il governo gli strumenti li avrebbero, ma non c’è evidentemente né la capacità né la volontà di usarli. Allora la palla ricade sulla Regione Toscana, chiamata in questo contesto a tracciare la via". E il Collettivo di Fabbrica ha elaborato una proposta di legge regionale per la creazione di consorzi pubblici, attraverso i quali i Comuni, la Regione, le università, i privati, le cooperative e i centri di ricerca possano intervenire sulle aree industriali. "La Regione la discuta urgentemente" incalza il Collettivo di Fabbrica sui social dove chiama tutta Firenze (e non solo) alla mobilitazione. "Non abbiamo più tempo. E non abbiamo alternativa a chiedere di mettere di nuovo a disposizione anche i vostri corpi" si legge sulla pagina facebook del Collettivo dove viene ricordato l’appuntamento del 18 maggio alle 14,30 con partenza da via Mariti, davanti al cantiere Esselunga di via Mariti, teatro dell’incidente del 16 febbraio scorso nel quale persero la vita cinque operai. "Non per un lavoro, ma per 400 posti di lavoro. Non per un lavoro, ma per questo tipo di lavoro. Non per uno, per tutti" è l’appello del Collettivo.

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