IACOPO NATHAN
Cronaca

Esplode la festa del Marocco "Grazie Firenze, hai tifato per noi" Cori e fuochi d’artificio per i ‘leoni’

La gioia incontenibile della comunità nordafricana invade il centro al fischio finale della sfida col Portogallo. Amrabat eroe della sua nazionale e nuovo idolo viola. "Aspettavamo questo momento da più di trent’anni"

di Iacopo Nathan

"La storia siamo noi" cantava De Gregori, ed è quello che stanno pensando tutti i marocchini del mondo, riuniti sotto la bandiera rossa con la stella verde mentre festeggiano la propria nazionale di calcio. La favola dei leoni dell’Atlante parte da lontano ma ieri ha toccato l’apice con la vittoria contro il Portogallo: per la prima volta una squadra africana affronterà le semifinali di un mondiale. A Firenze già dal primo pomeriggio si respirava un’aria diversa, con tanti pub che piano piano si coloravano di rosso e verde, in attesa di una partita traguardo inimmaginabile per il Marocco solo poche settimane fa. La festa è iniziata al 42’ del primo tempo, quando la zuccata di En Nesyri ha portato avanti gli africani, scatenando i tifosi. Con il passare dei minuti, però, la cosa più incredibile è stata la passione e il calore che i fiorentini hanno regalato ai tifosi del Marocco, fermandosi a vedere la partita davanti a ogni schermo possibile, incitando i leoni. Quando l’arbitro argentino Tello ha fischiato tre volte, le strade si sono riempite di marocchini di tutte le età, pazzi di gioia per un successo aspettato per oltre 30 anni. "I ricordi della nazionale del Marocco erano quelli di mio babbo, gli ottavi di finale nel 1986 – spiega Omar Fikri –. Oggi è una giornata speciale, ed è speciale anche come Firenze ha abbracciato la comunità marocchina. Il mio capo mi ha dato libero al lavoro per poter vedere la partita. E quanto è bello vedere Amrabat che finisce con la fascia da capitano al braccio...". "Siamo venuti io e la mia fidanzata apposta per festeggiare insieme ad altri marocchini – esulta Ahmed Chiffour –. Questa nazionale è stata capace di riunire i marocchini di tutto il mondo, ognuno nelle proprie città, perché rappresenta tutti noi. Raggiungere questo risultato è un sogno". "Un giorno storico – conclude Simo Mujer –. Tifare per la nostra nazionale a Firenze è fantastico, ci hanno sostenuto tutti dall’inizio".

La festa marocchina è partita da Santa Maria Novella, dove i tifosi si sono riuniti con bandiere, fumogeni e petardi rossi e verdi. "Marocco, Marocco", un solo altissimo grido. Dalla stazione il corteo si è spostato in piazza del Duomo, sotto il Battistero, e ancora tra piazza della Repubblica e via Roma. Fumogeni a tingere il cielo, insieme a ‘fontane’ e fuochi d’artificio a dipingere una notte speciale. Lacrime dei tifosi adulti, i balletti dei più giovani. Per ore. A rendere il tutto ancora più magico e forte il ruolo di Amrabat, nuovo idolo dei tifosi della Fiorentina e capitano della squadra nord africana.