MARCO
Cronaca

Erta Canina Un recupero di buon gusto

Marco

Vichi

Negli ultimi anni ho notato che certe strade e giardini e monumenti di Firenze vengono sistemati, restaurati, ristrutturati con grande attenzione, e non posso che essere contento. Gli spazi trasandati danno subito un’impressione di abbandono che viene istintivamente attribuita all’intera città, secondo l’umana attitudine alla generalizzazione. A parte questo, gli spazi cittadini curati e puliti sono davvero piacevoli per l’occhio, e dunque per l’anima. Mi fanno percepire un’amministrazione attenta, al servizio del cittadino, capace di valorizzare anche l’aspetto estetico della città e di spendere bene il denaro pubblico, così come dev’essere. Il resto dovrebbero farlo i cittadini, rispettando i beni della comunità, contribuendo a non rovinarlo, a conservarlo nel migliore dei modi, così come ognuno cerca di fare a casa propria. Tornando ai lavori cittadini: ho visto la trasformazione dell’Erta Canina, una bellissima strada che però aveva l’aria di essere stata dimenticata, con il fango ai lati del vecchio asfalto e la vegetazione incolta, e dove camminare era scomodo. Adesso ha un bel marciapiede, è illuminata bene, e alla piacevole atmosfera di prima si è affiancata la piacevolezza per lo sguardo. Così posso dire di piazza dei Ciompi, dove le baracche delle Pulci, invecchiate male, hanno lasciato il posto a un piacevole giardinetto alla parigina che ha dato luce alla piazza. E poi le Rampe che dal Piazzale Michelangelo scendono giù fino alla piazza intitolata all’architetto Poggi, che le ha realizzate nella seconda metà dell’Ottocento, nell’ambito della generale trasformazione di Firenze: dopo quasi un secolo sono state restaurate e rimesse in funzione, grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, e finalmente abbiamo visto l’acqua zampillare da quelle fontane. Adesso, altra meraviglia: i lavori di “restauro e risanamento conservativo” dell’Erta Canina pedonale, quella erta davvero, un antico sentiero che si affaccia sulla città, interamente lastricato, fiancheggiato da muri di cinta che da tempo erano mezzo diroccati. Sì, soldi spesi bene.