Emergenza ricette "Carenza di prodotti? Sicuri e controllati anche quelli importati"

Federico Cavallo (Altroconsumo): "Il problema nasce dall’eccesso di richiesta ma anche da interessi commerciali. In casi estremi, meglio farsi cambiare prescrizione dal medico"

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Anche le associazioni di consumatori in campo per supportare chi cerca un farmaco e non lo trova. A fornire una guida è Federico Cavallo, responsabile comunicazione e affari pubblici di Altroconsumo.

Quale percezione avete del fenomeno?

"In queste settimane l’Aifa segnala oltre tremila farmaci introvabili, non solo medicinali a base di Ibuprofene e Paracetamolo, ma anche antibiotici, mucolitici e sedativi per la tosse. A volte le carenze sono solo momentanee, a volte possono durare a lungo".

Da cosa dipende?

"In alcuni casi i problemi sono legati a un eccesso di domanda e si risolvono in breve tempo. Altre volte possono durare a lungo, di solito per problemi di produzione e mancanza delle materie prime necessarie. Purtroppo, in alcuni casi, l’indisponibilità può nascondere anche interessi commerciali".

Quali azioni vengono messe in campo dalle istituzioni?

"L’Aifa pubblica sul proprio sito, con cadenza mensile, l’elenco di tutti i farmaci carenti e mette in moto iniziative per ripristinare l’approvvigionamento delle farmacie: per esempio, autorizzazione all’importazione dall’estero e alla produzione e distribuzione da parte dello Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze. L’Aifa ha anche la facoltà di bloccare temporaneamente le esportazioni di alcuni farmaci per prevenire stati di carenza".

Si possono riconoscere i farmaci di importazione parallela?

"Se l’imballaggio di un farmaco acquistato in una farmacia italiana ne nasconde un altro in una lingua straniera, si tratta di un farmaco ’importato parallelamente’: il medicinale è stato prodotto in un altro Paese europeo, l’azienda che lo commercializza lo ha poi venduto a un grossista intermedio e quest’ultimo si è occupato di riconfezionarlo secondo quanto prescritto dalla legge. Il fatto che sia prodotto in un Paese diverso da quello in cui viene venduto non implica che non sia sicuro: infatti, esiste una procedura, regolata da normative stringenti, che disciplina anche questa fase".

La farmacia ha sempre il dovere di fornire il farmaco prescritto?

"La legge (art. 105 e 109 del D.Lgs n. 2192006) disciplina gli obblighi dei diversi soggetti della filiera distributiva dei farmaci. Aziende, grossisti e farmacie hanno il dovere di fornire i farmaci prescritti ed assicurare una fornitura stabile e continua dei medicinali. La dispensazione deve avvenire nel più breve tempo possibile e, comunque, entro le 12 ore lavorative successive alla richiesta, nel caso in cui il farmaco sia reperibile attraverso la rete dei grossisti. Qualora, invece, un farmaco risulti carente anche per i grossisti ai quali i farmacisti fanno richiesta, il farmacista è tenuto a richiedere il medicinale direttamente all’azienda produttrice, la quale è obbligata a fornire entro le 48 ore il prodotto".

Ma se non riesco comunque a trovare un farmaco, cosa posso fare?

"Se si ha difficoltà a trovare un farmaco nelle farmacie della propria zona, in assenza di formulazioni equivalenti sul mercato, occorre chiedere al medico se è possibile sostituirlo con un altro medicinale con le stesse indicazioni terapeutiche".

Li. Cia.

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