
Elezioni I tre candidati a confronto. Rifiuti e opere del Pnrr i temi caldi
L’auditorium del Giotto Ulivi, è tra le sale più grandi a Borgo. Ma non tutti hanno trovato posto a sedere, per ascoltare il faccia a faccia tra i candidati, organizzato venerdì da "Il Filo del Mugello". Con ogni probabilità è stata l’unica occasione per sentire Cristina Becchi, Fulvia Penni e Leonardo Romagnoli seduti l’uno accanto all’altro, a confronto. Le regole della par condicio, hanno un po’ ingessato il dibattito ma non sono mancate le occasioni di polemica. Ognuno dei tre, come capita sempre in queste occasioni, aveva la propria claque, che inevitabilmente applaudiva forte al termine di ogni intervento del candidato o candidata di riferimento. Ma non ci sono state contestazioni. Si sono sorteggiati anche i posti, per l’ordine delle domande.
E a destra è finita Fulvia Penni, candidata di due civiche e del centrodestra, tutta vestita di rosso per richiamare la propria lista civica "BorgoRosso", al centro Cristina Becchi, candidata del centrosinistra, con quattro liste a sostegno – Pd, Insieme per Borgo, A Sinistra, e Italia Viva – e a sinistra Leonardo Romagnoli, candidato della sinistra "antagonista" e dei Cinque Stelle, con tre liste a supporto, Borgo in Comune – che raccoglie anche Rifondazione Comunista -, Progressisti Democratici e Cinque Stelle. A creare scintille fra i tre, alcuni temi. Come quello sulla raccolta dei rifiuti.
Becchi vuole superare il sistema del "porta a porta", preferendo l’uso dei cassonetti con apertura col chip o scheda. Romagnoli invece sosteniene il "porta a porta" giudicato il più efficace per la differenziata.
Mentre Penni ha detto chiaramente che con lei si tornerà ai cassonetti, anche non "intelligenti", basta che siano cassonetti. Pareri divaricati anche sulle opere finanziate con il Pnrr. Romagnoli ha riconosciuto che i progetti finanziati ormai non si possono cambiare, anche se su alcuni ha eccepito, a cominciare dalla nuova collocazione in villa Pecori della biblioteca comunale. Becchi ha rivendicato i 27 milioni di euro ottenuti dall’amministrazione comunale borghigiana, destinati ad opere di grande importanza E si sono alzati i toni anche sulla questione dell’utilizzo dell’ex-monastero di Santa Caterina. Becchi ha rivendicato il suo ruolo attivo per tener conto delle richieste della parrocchia, Romagnoli ha accusato la giunta di aver approvato quel progetto, mentre Penni ha espresso il desiderio che venga resa pubblica la perizia per il passaggio di proprietà. Penni e Becchi hanno poi concordato sull’idea di utilizzare la Faentina come metropolitana di superficie, con treni frequenti e cadenzati. Meno propenso all’utilizzo della linea come metropolitana Romagnoli, che teme contraccolpi negativi per i servizi ferroviari dell’Alto Mugello. Si è parlato anche di frazioni, e sul come cercare di arrestare il declino demografico dei piccoli centri, non mancando di discutere anche sul problema della crescente difficoltà ad assicurare la copertura dei medici di famiglia. E poi di impianti sportivi, scuole, sanità e servizi sociali, e infine di fusioni tra comuni.
Paolo Guidotti