Ci si avvicina alle elezioni comunali del prossimo giugno, e improvvisamente nel Pd, partito di maggioranza a Borgo San Lorenzo, si alza la tensione. Un partito, nel capoluogo mugellano, dove le due anime – quella riformista, sostenitrice di Bonaccini all’ultimo congresso, e quella che invece guarda a sinistra e sostiene la Schlein – non sono mai andate granché d’accordo. Ora l’appuntamento elettorale aumenta il nervosismo.
E’ bastata la notizia che la vicesindaco Cristina Becchi – da molti considerata la candidata più probabile del Pd, anche se l’interessata finora non ha avanzato ufficialmente candidature– abbia invitato, nei prossimi giorni un gruppo di amici e sostenitori a un incontro in un bar borghigiano, incontro non pubblico ma ad invito, e l’ala sinistra è andata su tutte le furie.
Il giorno precedente la segreteria del Pd borghigiano aveva diffuso una nota nella quale si annunciava l’avvio di "un’iniziativa di ascolto interno, rivolta ai nostri gruppi dirigenti, assemblea, consiglieri e assessori uscenti". Già questa nota al gruppo di sinistra – formato tra gli altri dall’ex-sindaco Antonio Margheri, da Gabriele Timpanelli -che il sindaco "licenziò" dalla giunta un paio di anni fa, da Silvia e Giuseppe Notaro – non era granché piaciuta. E si sono lamentati che il contenuto non sia stato prima discusso in assemblea. Ma la vera ragione del contendere è la riunione organizzata da Becchi. Che i suoi avversari leggono come il lancio della candidatura a sindaco. Scrivono nella nota, seppur non firmandosi, visto che la mail porta come firma "Un gruppo di iscritte e iscritti, membri del Direttivo del Circolo del PD di Borgo San Lorenzo, simpatizzanti": "L’annunciata "iniziativa privata" promossa dalla vice-sindaca Cristina Becchi, che in più occasioni ha espresso desiderio e disponibilità a candidarsi come futuro sindaco, difficilmente può essere considerata "non politica". Annunciano perfino un percorso parallelo: "Avvieremo la costruzione di un gruppo di lavoro, non esclusivo del PD, aperto a chi vuol rendersi partecipe della costruzione di questo cambiamento, a forze politiche, realtà economiche, sociali e culturali e al civismo diffuso nel nostro Comune, dove le diverse posizioni emerse in questi anni nel nostro Circolo e le differenti idee sulle proposte trovino spazio".
E intanto, gli avversari politici guardano con grande interesse a questo scontro all’interno del Pd. Che potrebbe aprire scenari del tutto nuovi.
Paolo Guidotti