Ecco le pentole in cotto del Medioevo

Importanti reperti di utensili utilizzati in cucina ritrovati negli scavi alla Pieve di San Pietro in Bossolo.

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di Ilaria Biancalani

Frammenti di pentole e contenitori per il cibo. Sono i reperti ceramici affiorati dallo scavo eseguito nelle ultime settimane alla Pieve di San Pietro in Bossolo. I resti, che testimoniano un insediamento medievale sorto nell’area, sono tutti da studiare, indagare, approfondire ma nel frattempo, questa prima parte della campagna triennale di ricerca, è stata presentata alla cittadinanza dal team di archeologi che l’ha curata, in occasione del ciclo regionale "Le notti dell’archeologia" della Regione Toscana. Tra le mani delle archeologhe Chiara Molducci e Francesca Cheli, quelle tracce visibili di una terra abitata dai chiantigiani centinaia di anni fa, tornano in qualche modo a vivere di nuova luce attraverso il ruolo dell’archeologia contemporanea. I ritrovamenti, ascrivibili al Medioevo, si riferiscono presumibilmente alle attività legate alla vita quotidiana del passato. "Durante gli scavi nell’area di San Pietro in Bossolo - dichiara la responsabile dei materiali dello scavo, l’archeologa Francesca Cheli - sono stati rinvenuti materiali ceramici con tracce di bruciato che ci indicano un loro utilizzo in cucina, ma anche forme probabilmente utilizzate in dispensa o sulla tavola". Il viaggio nei secoli, iniziato con il primo atto dell’indagine promossa dal Comune di Barberino Tavarnelle, in collaborazione con la Soprintendenza archeologica Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Firenze e Provincia di Pistoia e Prato, nell’area antistante alla Pieve di San Pietro in Bossolo lascia scoprire, attraverso lo scavo condotto dal team della Cooperativa Laboratori Archeologici San Gallo, la presenza di numerosi reperti ceramici. "Al di sotto degli strati superficiali, in cui si trovano anche tracce di epoca moderna – precisa la direttrice dello scavo Chiara Molducci - il contesto presenta ceramiche acrome, ovvero prive di rivestimento. La ceramica è molto importante in archeologia perché, aiuta e propone una datazione degli strati individuati e fornisce anche utili informazioni su come è stata prodotta e su come veniva utilizzata". Gli studiosi saranno impegnati fino al prossimo autunno nell’analisi dei ritrovamenti, al momento in corso di classificazione e catalogazione.

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