Certaldese "col pedrigree", come amava definirsi, nella sua vita da atleta a tutto tondo Paolo Pellegrini aveva scritto una importantissima pagina di sport locale, donando alla ultracentenaria storia del Certaldo Calcio un record destinato a restare imperituro. Nato il 21 gennaio 1940 nella città del Boccaccio ed attivo fino a pochi anni fa con la racchetta da tennis, con la quale si era tolto diverse soddisfazioni disputando in doppio con gli amici Mario Turbini ed Alberto Latini (ex-calciatore dell’Empoli) vari tornei regionali. Il suo primo vero amore era stato però il calcio, un amore vissuto indossando oltre agli scarpini anche i guanti da portiere. Da calciatore aveva esordito il 28 novembre 1954 in difesa dei pali della Virtus Certaldo: nella stagione 1954-55, infatti, il principale sodalizio cittadino era rimasto inattivo per problemi economici ed allora gli sportivi avevano dato vita a due nuove compagini, il GS Certaldese e la Virtus, che si sarebbero affrontate per due anni in Seconda Divisione Toscana.
Cessata l’attività dei verdi virtussini, Pellegrini si era trasferito ai cugini della Boccaccio, partecipando alla rinascita del calcio viola prima di passare al Poggibonsi. Tornato a casa nel 1962-63, partì di nuovo dopo altre due stagioni verso la vicina Barberino d’Elsa, percorrendo infine la strada inversa un’ultima volta nel 1970-71 per scrivere un primato battuto solo recentemente a livello italiano. Nel girone B del campionato di Prima Categoria, infatti, stabilì l’ancora assoluto record di imbattibilità del Certaldo mantenendo inviolata la propria porta per ben 983 minuti consecutivi, dal 29 novembre 1970 al 28 febbraio 1971, cedendo soltanto ad una sfortunata autorete sul finire del derby col Castelfiorentino e guadagnandosi giustamente le attenzioni della stampa locale.
Un altro grande merito di Pellegrini è stato però quello di trasmettere l’amore per il calcio e per la sua città ai nipoti Andrea e Viola Bartalini: Andrea, attaccante oggi in forza allo Staggia, è cresciuto nel settore giovanile del sodalizio certaldese, vestendone per quattro stagioni la casacca anche in prima squadra; Viola, invece, proprio come il nonno di ruolo fa il portiere ed oggi è protagonista con la Primavera della Fiorentina ma anche con la nazionale italiana, della quale ha difeso i pali lo scorso ottobre ai Campionati Europei Under-17 in Svezia. Paolo se n’è andato di recente, cinto dall’affetto dei suoi cari e della sua città, ma la sua memoria è destinata a restare impressa nella storia sportiva di Certaldo.