LINDA COSCETTI
Cronaca

Dvas, la scuola per diventare attori: "Qui insegniamo a coltivare sogni"

La direttrice Solari: "Siamo una famiglia: che gioia quando Caterina Paci ha interpretato la Nannini da giovane"

Dvas, la scuola per diventare attori: "Qui insegniamo a coltivare sogni"

Dvas, la scuola per diventare attori: "Qui insegniamo a coltivare sogni"

"Questo lavoro è una missione, un modo per dare ai ragazzi una possibilità". Sono le parole di Chiara Solari, direttrice della scuola di cinema Dvas che ha sede nel centro storico, in Santo Spirito, in via dei Serragli per l’esattezza, dove anche solo camminando si inciampa nell’arte. Una scuola che alle radici era solamente di teatro poi "il mondo corre veloce - racconta Chiara - e quindi nel 2017 si è allargata fino a diventare anche di cinema. Prima era un ambiente non accessibile a tutti, per fare un provino dovevi prendere e andare a Roma, spendere molti soldi. Oggi no".

È stata questa la grande missione di cui parla Chiara "portare a Firenze una scuola che permettesse ai ragazzi di inseguire un sogno, di capire quale ambito intraprendere, creare uno sportello artistico che accompagni nel futuro e che dopo aver finito non ti abbandoni". Infatti all’interno di Dvas è nata l’agenzia ’Entrarte’, in modo da presentare i ragazzi direttamente dalla scuola.

"Il nostro obiettivo - dice Chiara - non è solo formare degli artisti, ma dire loro ’se avete un sogno coltivatelo senza sentirvi dei falliti’, il cinema è così, puoi essere bravo e non essere preso ai provini, semplicemente perché non è il tuo momento". "Siamo una famiglia. Quando Caterina Paci ha ottenuto il ruolo di Gianna Nannini da ragazza,siamo stati felici per lei, anche i suoi compagni - dice contenta la direttrice - è stata un’occasione importante, ma un attore non smette mai di formarsi". Un corso di formazione professionale di avviamento alla recitazione cinematografica per ragazzi dai 15 ai 28 anni. Il primo anno accoglie i ragazzi dai 15 ai 17 anni ed è "un momento esperienziale per dare la possibilità a loro di capire se quello potrebbe essere il loro mondo". Dopo chi che si accede al secondo anno, oppure si arriva direttamente se si ha più di 18 anni e con esperienze che valuta il corpo docenti.

Infine il master. "Ci sono dei requisiti fondamentali, come la conoscenza della lingua inglese per accedere a questa fase - continua Chiara - ma una volta concluso il percorso riusciamo a presentare i nostri ragazzi non solo in Italia, ma anche alle produzioni straniere". Quest’anno ospita 24 studenti e le classi non superano gli 8/10 ragazzi perché è necessario che facciano "esperienza e conoscenzadel mondo in cui lavoreranno e soprattutto avere classi miste è importante per stimolare la curiosità e indirizzare ogni ragazzo a trovare il suo posto".