EMANUELE BALDI
Cronaca

Duello politico alla vigilia. Salvini: "Da Nardella solo insulti". Lui: "Hai tolto fondi a Firenze". La bandiera europea sul David

Botta e risposta al veleno tra il ministro e il sindaco che trova a sorpresa in Renzi un ’alleato’. L’ex Rottamatore: "La città ha valori universali, il leader della Lega non ci ha capito nulla".

Duello politico alla vigilia. Salvini: "Da Nardella solo insulti". Lui: "Hai tolto fondi a Firenze". La bandiera europea sul David

Duello politico alla vigilia. Salvini: "Da Nardella solo insulti". Lui: "Hai tolto fondi a Firenze". La bandiera europea sul David

Matteo Salvini, a gioco (più o meno) fermo entra a gamba tesa su Dario Nardella che risponde per le rime tempo zero. Poi il leader della Lega s’infila con la delegazione europea di Identità e Democrazia agli Uffizi e stringe la mano al direttore Eike Schmidt (che non ha partecipato al tour serale nel museo), in odor di candidatura alle comunali per il centrodestra e che di questi tempi litiga con il sindaco di continuo. Nel frattempo Matteo Renzi da Napoli critica il raduno dei sovranisti a Firenze e così finisce accidentalmente al fianco dell’ex amico Dario nelle schermaglie della tumultuosa vigilia di ’Free Europe’ – in programma oggi alla Fortezza da Basso – in cui ognuno ha voluto dir la sua.

Riavvolgiamo il nastro. Parte Salvini, come detto, e non le manda a dire al sindaco dem. Bordata numero uno: "Non mi aspetto che Firenze venga con Nardella a ringraziarci e a portarci un mazzo di fiori, ma neanche che Nardella passi una settimana a insultarci. Non è degno di un sindaco che amministra una città così bella e inclusiva parlare nei termini in cui ha parlato". Bordata numero due: "Invito Nardella a un po’ di calma. Chiaro che è in campagna elettorale e cerca preferenze personali, però è il sindaco di Firenze. Io quando porto investimenti del ministero sulla città non faccio una scelta politica, faccio una scelta d’amore per Firenze e per i fiorentini". La prima replica del sindaco è light e punta più a rispondere all’appuntamento dei sovranisti che al leader della Lega. "Alla vigilia del raduno dell’ultradestra, abbiamo organizzato un bellissimo incontro con i giovani sul futuro dell’Europa con concretezza e passione – le parole di Nardella – Firenze è una città da sempre aperta e plurale dove chiunque può esprimere pacificamente la propria opinione anche la più lontana dai nostri valori. Invitiamo nuovamente a manifestare in modo civile e non violento".

Dopo aver avvolto il David con la bandiera dell’Europa il sindaco però si toglie il ’sassolone’ dalla scarpa: "A Salvini che, da ministro, ha dichiarato di fare una scelta d’amore portando investimenti a Firenze, ricordiamo sommessamente che la sua scelta ’d’amore’ è stata togliere 30 milioni di euro dalla linea della tramvia da Firenze a Campi Bisenzio, duramente colpita dall’alluvione".

E poi Renzi, si diceva. Il leader di Italia Viva ha sentenziato: "Firenze è la città meno adatta a ospitare i sovranisti perché per definizione è la città più universale, che da sempre deve il suo successo e i suoi soldi al fatto di essere al centro di commerci internazionali". Quindi il dardo avvelenato: "L’idea che Salvini porti i leader sovranisti lì significa che nonostante le frequentazioni familiari, di Firenze non ci ha capito nulla...".

Intanto a destra restano tiepidi i cuori di Forza Italia e Fratelli d’Italia nei confronti della manifestazione della Fortezza. "Non ci andrò – aveva ribadito nei giorni scorsi il parlamentare meloniano Giovanni Donzelli – con Le Pen (che comunque non è a Firenze ndr) non abbiamo rapporti da tanto; mi fa ridere però che il Pd voglia dire al centrodestra cosa si debba fare e cosa no".

Sulla stessa lunghezza d’onda il capogruppo FdI in Palazzo Vecchio, Alessandro Draghi: "Noi siamo di un altro gruppo, Ecr appunto – Ma siamo in democrazia e libertà. Se Fratoianni invitasse Melanchon non faremmo mai contro manifestazioni. Se gli europei votamo l’estrema sinistra hanno il diritto di radunarsi dove vogliono da Cipro a Capo Nord...".