Ci sono perplessità sul progetto pilota di riorganizzazione strutturale dell’orario sulla tratta Valdarno – Arezzo – Firenze lanciato dall’assessore regionale Stefano Baccelli nell’ultima riunione coi vertici dei treni, i sindaci del Valdarno e i pendolari. A giugno, ha annunciato, partirà una sorta di ‘Memorario’ tenendo conto dell’interconnessione fra i treni ad alta velocità e quelli regionali utilizzati da chi va al lavoro o a scuola. Si dice dubbioso il capogruppo FdI in consiglio comunale Enrico Venturi: "Baccelli propone una soluzione inadeguata per la nostra tratta: il rivedere la programmazione oraria ferroviaria, non è che la presa d’atto del ritardo cronico dei nostri treni. Come sostenuto dal portavoce del Comitato dei Pendolari, potrebbe rappresentare l’anticamera dello spostamento dei convogli dalla direttissima alla linea lenta". Non gli sono piaciute le parole del sindaco di Figline e Incisa Valerio "il quale conviene positivamente con la proposta dell’assessore regionale. Eppure nell’ultimo consiglio comunale è stata approvata all’unanimità una mozione di ’Alleanza Civica’ che impegna la giunta a farsi promotrice di un’iniziativa congiunta ben diversa dalla proposta di Baccelli".
Venturi invoca "risposte sensate per i cittadini e uno sforzo bipartisan per un pressing sul Ministero per sbloccare le infrastrutture necessarie". Replica Pianigiani: "Come amministrazione abbiamo rappresentato in maniera esplicita tutte le problematiche dei nostri pendolari: abbiamo ribadito la necessità di una comunicazione puntuale e l’adozione di interventi strutturali per migliorare il servizio ferroviario per tutto il Valdarno. La proposta di un documento congiunto da portare a Roma fa parte di quell’impegno che abbiamo preso in consiglio comunale". Sul nuovo ’Memorario’, aggiunge, "si parla di una ristrutturazione di un orario del 2007 e che non ha tenuto il passo dei cambiamenti. È un progetto pilota che dobbiamo prendere in considerazione a salvaguardia delle necessità di lavoratori e studenti alle prese con costanti ritardi".
Manuela Plastina