OLGA MUGNAINI
Cronaca

La nuova custode del David: “Un itinerario su Michelangelo che colleghi Accademia e Bargello”

Parla la direttrice Andreina Contessa: “Sono felice e pronta per questa sfida. Durante il concorso sono tornata a Firenze per rivedere tutti i luoghi, un patrimonio immenso”

Andreina Contessa nuova direttrice di Galleria dell’Accademia e Musei del Bargello

Andreina Contessa nuova direttrice di Galleria dell’Accademia e Musei del Bargello

Firenze, 17 luglio 2025 – La notizia dei nuovi direttori è arrivata mercoledì sera, sulla scia delle polemiche per le dichiarazioni del ministro Alessandro Giuli, che pareva intenzionato a riaprire il bando per l’assegnazione degli incarichi in cinque dei più importanti musei statali. Giuli si diceva insoddisfatto delle terne proposte dalla commissione selezionatrice per i direttori di Musei Reali di Torino, Galleria dell’Accademia di Firenze-Musei del Bargello, Parco Archeologico del Colosseo, Museo Nazionale Romano, Archeologico di Napoli. Invece la soddisfazione del ministro della cultura ci deve essere pur stata, se nell’arco di poche ore da quelle perplessità, siamo arrivati alle nomine. Compresa quella ad Andreina Contessa, bresciana, insediata al timone della Galleria dell’Accademia unita al blocco dei musei del Bargello. In pratica al secondo polo più importante tra i musei italiani, subito dopo gli Uffizi. Così, in un batter d’occhio ha dovuto predisporre le consegne e lasciare la direzione del Museo Storico e il Parco del Castello di Miramare a Trieste. Ad Andreina Contessa vengono passsati ben due testimoni: quello di Cecilie Hollberg dall’Accademia, e di Paola D’Agostino, dal Bargello. Napoletana, 53 anni, dopo otto anni di Firenze Paola D’Agostino è in partenza per Torino. Ha vinto infatti la direzione dei Musei Reali, con i Giardini Reali, la Biblioteca Reale, l’Armeria Reale e la Galleria Sabauda, oltre al Museo di Antichità, a Palazzo Chiablese e alla Cappella della Sindone: «Conosco bene Torino e sono ansiosa di iniziare - ha detto – Ho tante idee, ma l’obiettivo principale è forse quello di una maggiore internazionalizzazione. Poi c’è il rapporto con la città e il territorio che ho sempre portato avanti anche a Firenze e che per me è importantissimo. L’elemento vincente della mia candidatura - conclude - è stato forse lo sguardo dall’esterno, la comprensione della potenzialità del complesso e della necessità di ampliare una conoscenza».

Direttrice Andreina Contessa, è pronta a sbarcare a Firenze?

“Certamente sì, anche se per adesso non ho idea di quando entrerò in servizio. Intanto posso dire di essere molto felice, onorata e pronta per questa nuova sfida, che riunisce due istituzioni museali così importanti, antiche e gloriose, quali la Galleria dell’Accademia e i Musei del Bargello, piene di capolavori legati per lo più alle collezioni medicee e quindi alla storia della città”.

L’Accademia si sa, vuol dire soprattutto David di Michelangelo oltre ai Prigioni. E non ha bisogno di promozione, con visitatori da capogiro. Il Bargello invece?

“E’ un museo straordinario che mi auguro di poter valorizzare da tutti i punti di vista. Io vengo dalla Direzione Regionale Musei Friuli Venezia Giulia, oltre che dal Museo Storico e il Parco del Castello di Miramare. In precedenza ho vissuto molti anni a Gerusalemme, dove ho conseguito un Ph D alla Hebrew University of Jerusalem, dirigendo tra l’altro il Nahon Museum of Italian Jewish Art, lavorando molto sulle arti applicate. E il Bargello non è solo il tempio della scultura, ma possiede collezioni uniche, dai bronzetti agli avori, ori, argenti, smalti, che vanno messe in luce. Inoltre, essendo una medievalista, Palazzo Davanzati è un altro museo del polo che tocca il mio cuore, dove davvero è possibile raccontare non solo l’arte ma la vita del medioevo. Mi auguro di poter avviare bei progetti”.

Quando verrà a Firenze?

“Ci sono stata proprio poco tempo fa. Non ho resistito. La conoscevo bene, ma in attesa dell’esito del concorso ho voluto rifare il giro e andare a rivedere di persona tutti i luoghi, per rendermi conto della sfida che ora so di dover sostenere: da Orsanmichele a Casa Martelli, dalle Cappelle Medicee a San Procolo, che è entrato nel polo da alcuni anni e che adesso è in restauro”.

Insomma, un piccolo grande impero.

“Sì, è oltrettuto disseeminato in diversi punti di Firenze, che cercherò di unire, almeno idealmente”.

La sensazione dopo la visita in riva all’Arno?

“Un patrimonio immenso, una meravigliosa fonte di ricchezza disseminata nella città”.

Il primo pensiero pensando alla gestione della Galleria dell’Accademia?

“La mia predecessora Cecilie Hollberg ha fatto un lavoro eccellente; così come del resto Paola D’Agostino al Bargello, che per altro ha vinto la direzione dei Musei Reali di Torino. In entrambi i casi è stato portato a termine un lavoro importantissimo sulla parte strutturale, con imponenti lavori che andavano fatti. Ma altrettanto significativi sono stati gli interventi sulle collezioni e gli allestimenti, che poi è ciò che vede il pubblico. Davvero tutte e due molto brave, due colleghe che stimo tanto. E io ripartirò da lì”.

Lei che idee ha?

“ Penso alla creazione di percorsi tematici che colleghino i diversi musei, che ritengo vadano messi a sistema, per dar loro la stessa anima e considerarli un solo museo in diverse tappe, in modo da offrire una visita “esperienziale“”.

Ad esempio?

“Ne faccio uno: immagino un itinerario dedicato a Michelangelo, che comprenda certamente l’Accademia ma anche Bargello, dove ci sono le sue sculture giovanili del Buonarroti, e le Cappelle Medicee, sempre di Michelangelo”.

ll Bargello è sempre stato sacrificato dagli orari.

“Lo so. E’ un problema di personale, che cercherò di affrontare prima possibile. Di personale e di risorse. Va però considerato che adesso il Bargello è inserito nella stessa gestione e nello stesso bilancio dell’Accademia, che dispone di ben altre entrate. Si tratta quindi di pensare a come riorganizzare l’insieme dei diversi musei”.

Cosa pensa delle polemiche sulle nomine dei direttori, in seguito alle dichiarazioni del ministro Giuli?

“Credo che la rapida decisione sulle nomine per i diversi musei sia stata la risposta migliore, chiara e forte. Forse è stato solo un fraintendimento. In ogni caso la scelta dei direttore mette fine a tutte le polemiche”.

Quando prenderà ufficialmente l’incarico?

“Non lo so. Per adesso sono stata avvisata solo da una telefonata. E ho avuto appena il tempo di passare le consegne al Museo Storico e Parco del Castello di Miramare. Ma non vedo l’ora di cominciare”.