di Ilaria Ulivelli
La data del 24 aprile si avvicina: in base a quanto previsto dalla giunta regionale dovrebbe scattare lo stop alle auto diesel euro 5. Una data così prossima da mettere in ansia un gran numero di fiorentini. Ma niente paura, il blocco slitterà. Parola del governatore toscano Eugenio Giani. E’ scritto nero su bianco nella delibera regionale che se verrà trovato un accordo tra Regione il Comune lo stop verrà rinviato. E i due enti stanno lavorando a un protocollo d’intesa. L’intenzione è di rimandare, partendo poi progressivamente con le limitazioni alla circolazione (entro la cerchia dei viali di circonvallazione) delle auto più vetuste.
Le immatricolazioni dei diesel euro 5 sono iniziate nel settembre 2009 per concludersi con il passaggio alle euro 6 nello stesso mese del 2015. Anche se non si tratta di veicoli particolarmente anziani i mezzi diesel euro 5 sono sotto osservazione. La politica comunitaria, e di riflesso quella nazionale, ha ormai messo nel mirino le auto diesel indicate come le maggiori corresponsabili dell’inquinamento nelle grandi città.
"Lo dico già ora, per non creare allarmismo: Regione e Comune stanno lavorando al protocollo che stabilirà le modalità e i tempi per limitare i veicoli inquinanti, diesel euro 5", spiega anche il sindaco Dario Nardella. "Il nostro obiettivo è evitare blocchi improvvisi e totali dal 24 aprile". Sullo stop dei diesel euro 5, aggiunge che "l’assessore all’ambiente Giorgio è al lavoro alacremente in queste ore. E’ in costante contatto con gli uffici della Regione per definire il protocollo che stabilirà le modalità" con cui rispettare le indicazioni contenute nella delibera regionale. Proprio la sottoscrizione del protocollo, infatti, è l’elemento stabilito dall’atto per evitare il blocco.
Il presidente toscano Eugenio Giani è bendisposto ad accogliere la proposta del Comune, anche perché le concentrazioni di biossido di azoto rilevate dalla centralina di viale Gramsci si stanno riducendo. "Non ci sarebbe dunque motivo di imporre un divieto così drastico che metterebbe in difficoltà diverse migliaia di fiorentini", spiega il governatore.
Mentre Nardella, dopo il vertice con i sindaci della Città metropolitana, fa il punto anche sulla partenza light dello Scudo verde. Che sarà governato da un patto, un protocollo, sottoscritto dai comuni della metrocittà entro la fine dei lavori di installazione delle porte telematiche. L’accordo riguarderà tutte le fasi di attivazione dello Scudo. Con alcuni punti fermi. "Non è previsto il pedaggio" nella prima fase, almeno per tutto il 2024, spiega Nardella. Il prossimo anno partirà con una serie di funzioni importanti: l’analisi dei flussi qualitativi per capire quanto inquina il traffico nell’area metropolitana; la verifica dei bus turistici e cioè il controllo degli autobus che hanno pagato il ticket; il controllo dei veicoli che già oggi non possono circolare per normativa. Mentre la seconda fase dello Scudo, con pedaggio, partirà, in base a quanto deciso nel patto e solo quando si raggiungerà un livello adeguato di infrastrutturae del trasporto pubblico.