Detenzione di volatili Sequestri e multa

Blitz dei carabinieri forestali: nei guai un pensionato. Tra gli esemplari. anche due tortore africane

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Una trentina di uccelli detenuti dentro a delle gabbie, alcuni risultavano non inanellati e di specie non cacciabili. Il blitz, a opera dei carabinieri forestali della stazione di Empoli, ha permesso, nei giorni scorsi, di bloccare un’attività illecita portata avanti in un immobile nel comune di Gambassi Terme. I militari, a seguito di una segnalazione mirata, sono entrati dentro lo stabile accompagnati dallo stesso proprietario degli esemplari. Da un primo controllo hanno potuto constatare che nelle gabbiette erano presenti esemplari di avifauna alloctona, altri di avifauna selvatica autoctona dotati di anello inamovibile, e altri ancora di avifauna selvatica autoctona ma privi di anello inamovibile e inclusi nelle specie non cacciabili, secondo la legge sulla protezione della fauna.

Gli uccelli apparivano in buone condizioni, adeguatamente alimentati e abbeverati dal proprietario, e le gabbie erano pulite, tutte appese alle pareti in modo ordinato. Tra gli esemplari non cacciabili, e senza anello identificativo inamovibile, erano presenti sei lucherini, un ciuffolotto, tredici verzellini, due fringuelli, quattro esemplari di verdone, due di passerotto e un codirosso. Considerato che la sola detenzione di queste specie costituisce un illecito penale previsto e punito dalla legge 157 del 1992, i militari hanno provveduto a sequestrare la fauna illecitamente presente dentro le gabbie, per un totale di trenta uccelli. Il proprietario, un pensionato, è stato segnalato all’autorità giudiziaria.

I forestali hanno anche eseguito un sequestro amministrativo per la presenza di due tortore africane senza anello identificativo inamovibile, perché anche la detenzione di questa specie costituisce un illecito per il quale è stato elevato un verbale di 100 euro. Non è chiaro quale fosse il fine di questa attività. Sicuramente in diverse circostanze, la cattura illegale di uccelli in natura e l’illecita apposizione di anelli identificativi, prevede la successiva commercializzazione degli stessi volatiti come esemplari da richiamo per l’attività venatoria o a scopo amatoriale a ignari acquirenti convinti di acquistare legittimamente uccelli di allevamento. Sempre più diffuso è il mercato illegale sia di avifauna da richiamo vivo che di esemplari di uccelli appartenenti a specie protette.

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