Delirio no vax: "Mazzeo collaborazionista"

Attacco social al presidente del consiglio regionale: "Accetta scelte di un governo nazista". Lui: "Barbari, ho già denunciato alle autorità"

Con le restrizioni e l’andamento (fortunatamente assai più lento) dei contagi il ’movimento’ dei no vax, che per quasi due anni – non senza momenti di vera tensione – ha combattuto la campagna vaccinale contro il Covid 19, sembrava essere arretrato se non quasi scomparso dai radar.

Non è così, a quanto pare. Proprio quando il coronavirus non era più da qualche tempo l’argomento all’ordine del giorno l’ala oltranzista (lecito scegliere di non vaccinarsi, assolutamente no offendere e tantomeno minacciare chi i sieri li ha ricevuti e li sostiene) del ’movimento’ è tornata a mostrare i muscoli. Nella maniera peggiore, e cioè mettendo nel mirino ancora una volta le istituzioni, e in questo caso il presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo. E’ lo stesso esponente del Pd a denunciare tutto direttamente sulla sua pagina facebook con un post accorato.

"I no vax vogliono mettermi sotto processo. Processo in cui potrò dovrei ‘difendermi dall’accusa di accettazione supina e collaborazionismo con quanto stabilito dal governo nazista" scrive Mazzeo dopo aver ricevuto sui social un messaggio da un gruppo no vax, che conta 18900 iscritti, contrassegnato dal logo V_V cerchiato in rosso, con il quale viene invitato a una call pubblica per difendersi dalle accuse a lui mosse.

Attacchi no vax, siglati sempre con lo stesso logo, hanno in questi mesi avevano già preso più volte di mira Mazzeo insieme ad altri politici, toscani e non solo, e alcune emittenti televisive locali.

"Credo che fosse dai tempi del processo a Galileo - osserva ancora l’esponente dem - che la scienza e chi la sostiene non venisse messa sotto accusa in questo modo barbaro. Ho chiaramente segnalato tutto alle autorità competenti". "Io voglio ribadire una sola cosa semplice e senz’altro più seria - conclude -: grazie, grazie, grazie ai ricercatori, ai medici, agli infermieri, ai volontari, a tutte le associazioni che in questi due anni si sono impegnati senza sosta, ad ogni livello e per le proprie competenze, affinché la Toscana, l’Italia intera e tanti altri paesi nel mondo, superassero la pandemia e le morti".

Emanuele Baldi

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