Un nubifragio di notifiche WhatsApp, cellulari in ebollizione, messaggi cifrati, altri assai meno, strizzatine d’occhio. Poi, improvvisa, la calma. Apparente, a sensazione Oggi vedremo.
I fatti. Mentre il candidato del centrodestra Eike Schmidt cerca, con il suo staff, di studiare una strategia per provare a ribaltare percentuali e pronostici che vedono la rivale dem Sara Funaro favoritissima al ballottaggio del 23 e 24 giugno, il governatore Eugenio Giani incalza la sua vice in Regione, Stefania Saccardi a non traccheggiare troppo: "Io voglio che Sara Funaro sia sostenuta esplicitamente dalle forze del centrosinistra che sostengono anche me, e quindi in particolare modo dalla mia vicepresidente".
E lei? Sceglie di prendersi un po’ di tempo prima di pronunciarsi, segnale chiaro che le bocce sono tutt’altro che ferme e che proprio Matteo Renzi, smaltite le scorie della delusione europea, stia rimettendo solo ora la testa sul ’caso-Firenze’. Bocche cucite, dunque. La posta d’altra parte in gioca è alta, oltre che delicatissima. Il Pd, tramite il segretario regionale Emiliano Fossi, ringalluzzito dal vantaggio di Funaro al primo giro di boa, ha esplicimente detto che i dem non chiederanno apparentamenti. Renzi, che per mesi ha sparato bordate sugli stessi e su Nardella, è ora imprevedibile più che mai. "Può anche darsi che faccia capire che fa il tifo per Schmidt... La sua mossa del cavallo" sussurra qualcuno dei suoi. Si vedrà.
Intanto è uscita allo scoperto Cecilia Del Re, rivelazione della tornata amministrativa, con un 6,2% rotondo che ha superato la sinistra critica di Palagi, doppiato i pentastellati e andata addirittura a un passo dal terzo posto finito a Saccardi con il 7,3%. Dopo essersi consultata con i suoi ha diffuso una nota rivolgendosi al Pd in cui spara alto, altissimo. A molti è sembrata quasi una strategia per farsi rispondere con un roboante picche dai dem e avere così mani libere in vista del ballottaggio: "Non aiuteremo chi punta al potere solo per conservare il potere. Continueremo a fare politica e non ci interessano poltrone" la premessa. Firenze Democratica chiede "l’introduzione di una fiscalità progressiva, il pensionamento di Invest in Florence, un piano casa sul modello di Vienna e lo stop immediato alla vendita di tutti gli immobili pubblici, l’approvazione di un Piano del verde, una riforma per dare più potere ai quartieri e la modifica della norma sugli studentati". Se su questi temi avremo garanzie di discontinuità potremo fare un appello al voto ai nostri cittadini, dal momento che sono argomenti su cui ci siamo spesi e per i quali 12mila fiorentini ci hanno dato la loro fiducia. Se invece il Pd dovesse decidere di continuare a puntare al potere solo per conservare per il potere, allora noi escluderemo qualsiasi endorsement".
Emanuele Baldi