"Danni da nubifragi, è l’ora di prevenire"

I consiglieri di opposizione dei due comuni uniscono le forze per difendere le zone più a rischio esondazioni

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"Quello che è successo nella notte di Ferragosto non deve lasciare solo uno strascisco di danni, ma aiutarci a focalizzare l’attenzione sulle fragilità del territorio, sulle conseguenze dell’aver costruito in zone a pericolosità idraulica e sull’aumento della superficie impermeabile". I consiglieri di opposizione di Bagno a Ripoli e Impruneta uniscono le forze e da ora in poi lavoreranno nelle rispettive amministrazioni "per prevenire e controllare il deflusso delle piogge nella zona di confine fra i due territori". La ripolese Sonia Redini (Cittadinanza attiva) e l’imprunetino Gabriele Franchi (Cittadini per) sottolineano come quanto accaduto il 15 agosto a Bubè, con case e garage danneggiati dal maltempo, sia collegato alla collina di San Gersolè e al fosso di Montauto che ha esondato riversando su via Pian di Grassina un’enorme massa di acqua. Il fosso – ricordano - era intasato all’imbocco del tratto tombato, così come la caditoia nel tratto iniziale di via di Montauto.

"Assieme alle aperture nel muretto di sponda del torrente Grassina, anch’esse occluse, hanno contribuito a rendere la strada pubblica luogo di sfogo dell’acqua, che ha poi provocato i gravi allagamenti". In un’interrogazione comune, chiedono al Consorzio di bonifica un monitoraggio costante del fosso di Montauto e opere di regimazione delle acque a monte dell’ultimo tratto per ridurne la velocità. "Bisogna poi disostruire la caditoia stradale su via di Montauto per intercettare l’acqua piovana e incanalarla in fognatura". Domandano inoltre interventi nell’alveo del Grassina.

Manuela Plastina

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