AMADORE AGOSTINI
Cronaca

Assalto nella villa della stilista, "Ridatemi la fede della mia mamma"

Parla l’imprenditrice Daniela Fargion dopo il blitz dei ladri nella villa dell’Impruneta. Molti i punti oscuri della vicenda / Ecco i gioielli rubati (Foto)

La stilista Daniela Fargion nella sua casa a Impruneta

Firenze, 15 maggio 2016 - Dovrà rimandare di qualche giorno la sua ‘avventura’ di lavoro, ma Daniela Fargion, stilista imprenditrice, sta già riprogrammando la partenza per l’Iran per proporre il suo marchio.

Il tempo di riprendersi dallo choc del furto dell’altra mattina nella sua villa dell’Impruneta?

«Per la verità sto aspettando che arrivi la scientifica dei carabinieri per i rilievi. Io non ho ancora toccato nulla. Poi sì, ho bisogno di qualche giorno».

Un brutto colpo.

«Praticamente mi erano rimasti quei gioielli. Ma sa cosa mi fa stare davvero male?».

Mi racconti. «Il fatto che mi abbiano rubato la fede di mia madre. Duecento euro di oro, che ne so, forse trecento... ma per me un ricordo unico».

Aveva già subito furti e rapine in casa?

«Eccome, sono stata rapinata tre volte, una mi hanno anche narcotizato e mi stavano bruciando la gola. Così avevo messo tutto in banca quello che era rimasto e avevo tolto anche la cassaforte».

Era più tranquilla? «Certo, tutti sapevano che non tenevo più nulla. Anzi gli amici mi prendevano in giro alle serate perché non indossavo più collane, orecchini, gioielli, gli orologi».

Adesso ha paura a stare qui? «Io giro il mondo per lavoro. New York, Parigi adesso l’Iran, un po’ ovunque, ma la mia vita è qui. Mi sono comprata le quote di questa casa dai fratelli e da qui io non mi muovo. Adesso mi fanno diventare cattiva. Voglio andare al poligono».

Il coraggio davvero non le manca?

«Sa cosa mi è successo qualche tempo fa? Mia figlia mi portò all’ospedale perché stavo male, avevo un problema allo stomaco. Qui a Firenze mi volevano fare un intervento enorme, aprirmi l’addome. Io ho chiamato un mio amico chirurgo in America. ‘Se hai il coraggio di venire fin qui sapendo che potresti morire in aereo, si fa un altro intervento’, mi ha detto. Sono salita sul primo aereo e ora sto benissimo. Mi hanno fatto una operazione che non fa nessuno».

Torniamo ai ladri. Come hanno fatto a entrare fino in villa?

«Li hanno fatti entrare i domestici ai quali avevano mostrato un tesserino delle ‘forze armate’ dicendo di essere carabinieri. Ma ci sono troppe cose che non mi tornano. Loro mi chiamano per ogni stupidaggine e stavolta mi hanno avvertito un’ora e mezzo dopo che se n’erano andati».

Forse erano impauriti?

«A maggior ragione. E poi neppure io sapevo che il giardiniere, un omone di quasi 2 metri venerdì non sarebbe venuto di mattina. Lui si sarebbe accorto subito che erano falsi carabinieri. I domestici lo hanno saputo per primi. E poi perché hanno chiesto proprio della stanza di mio figlio, che sta di sotto? Sapevano che ha orologi preziosi».