REDAZIONE FIRENZE

Commercio, continua l'agitazione e otto ore di sciopero da domenica 5

Cgil, Cils e Uil regionali mettono a disposizione l'astensione dal lavoro per protesta. "Uniformare orari ed aperture e non allentare la sicurezza"

Clienti in coda all'ingresso di un supermercato

Firenze, 4 aprile 2020 - Stato di agitazione per gli addetti al commercio in Toscana. Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Toscana in una nota confermano la protesta, ricordando che non hanno trovato riscontro le richieste, reiterate anche a livello nazionale, di salvaguardare la salute e la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori. I sindacati chiedono da tempo di contingentare le aperture dei punti vendita della distribuzione alimentare e lamentano ancora "situazioni lavorative con carenza dei dispositivi di protezione e allentamento delle misure previste dai protocolli sulla sicurezza come il  contingentamento degli ingressi e il rispetto degli orari di chiusura dei punti vendita. Inoltre i sindacati richiedono "sicurezza anche da un punto di vista psicologico, rappresentato dal rischio di possibili contagi in ambienti giornalmente frequentati da migliaia di clienti".

Nella nota a firma dei segretari generali Stefano Nicoli (Filcams Cgil Toscana),  Carlo Di Paola (Fisascat Cisl Toscana) e Marco Conficconi (Uiltucs Toscana), i tre sindacati stigmatizzano il fatto che la spesa diventi un alibi per uscire di casa e denunciano l'"irresponsabile comportamento delle aziende che continuano a privilegiare il profitto al senso di responsabilità collettiva".

Confermando lo stato di agitazione di tutti i punti vendita della Toscana i sindacati mettono a disposizione delle strutture territoriali e delle rsu e delle rsa un pacchetto di 8 ore di sciopero, a partire da domenica 5 aprile, che saranno utilizzate in modo unitario. La nota si chiude con l'invito alle istituzioni "ad un loro pronto intervento, al fine di sensibilizzare le aziende ed uniformare orari e aperture dei punti vendita in Toscana".