MAURIZIO COSTANZO
Cronaca

Corinto mette a tavola i grandi compositori: libro tra musica e sapori

Mettere a tavola tre grandi compositori d’opera italiani di epoche diverse. È l’operazione compiuta da Gian Luigi Corinto, fiorentino, professore...

Mettere a tavola tre grandi compositori d’opera italiani di epoche diverse. È l’operazione compiuta da Gian Luigi Corinto, fiorentino, professore...

Mettere a tavola tre grandi compositori d’opera italiani di epoche diverse. È l’operazione compiuta da Gian Luigi Corinto, fiorentino, professore...

Mettere a tavola tre grandi compositori d’opera italiani di epoche diverse. È l’operazione compiuta da Gian Luigi Corinto, fiorentino, professore universitario con la passione per l’arte e la scrittura, che ha dato alle stampe "Una golosa serata di gala. In compagnia di Gioacchino Rossini, Giuseppe Verdi e Giacomo Puccini", e "Agrumi. L’oro sotto il sole" (Angelo Pontecorboli Editore).

Professor Corinto, come nasce l’idea di mettere a una stessa tavola Puccini, Rossini e Verdi?

"Dalla mia passione per la musica e la personalità di Rossini. Era un ghiottone più che un gourmet, gli piaceva la cucina dai sapori intensi e dagli ingredienti ricchi. Ne ho parlato con Paul Rooms, artista italo-americano, e così i testi sono resi facili dalle illustrazioni".

Di cosa parlano i tre gustosi racconti brevi del libro?

"Sono la narrazione fantasiosa di una giornata di ognuno dei tre che finiscono a tavola. Sono una mescola di fatti tratti dalle biografe vere, e altri inventati, nei quali compaiono persone vere e personaggi delle opere liriche. Così Rossini si inventa come barriccare il vino in un contrabbasso. Puccini mescola folaghe, anguille e sushi, perché gli piace la solitudine di Torre del Lago e l’esotismo del lontano Giappone. Il Rigoletto di Verdi insegna a Gilda a tirare la sfoglia come dovrebbe saper fare una ragazza che cerca marito".

Oggi Puccini, Rossini e Verdi a quale ristorante prenoterebbero? E quale menu ordinerebbero?

"Puccini mangerebbe tagliolini ai fagioli e cacciagione, fumando un Toscano alla fine del desinare. Rossini andrebbe nel ristorante più caro di Parigi. Verdi starebbe a casa sua, a Roncole, a mangiare piatti semplici ma raffinati, come un risotto fatto bene, col midollo di bue".

Riguardo al libro ‘Agrumi. L’oro sotto il sole’, ci svela qualche particolarità di limoni, arance e cedri?

"A Firenze, nel giardino della Villa medicea di Castello, si conserva un agrume particolare, la Bizzarria, una chimera botanica, trovata per caso nel 1664, che mescola nello stesso frutto i caratteri del cedro, dell’arancio amaro e del limone. Tutti i Medici, fino a Cosimo III erano “matti“ per gli agrumi, li facevano venire da tutto il mondo. Gli agrumi sono frutti che hanno grande valore economico ma soprattutto grande significato culturale, simbolico e geopolitico. Collegano Oriente e Occidente".

Maurizio Costanzo