
La carta d’identità
Rignano sull'Arno (Firenze), 5 maggio 2017 - Rignano sull'Arno quasi una succursale di Rio de Janeiro o San Paolo: almeno una quarantina i brasiliani che negli ultimi anni hanno ottenuto la residenza del comune, in provincia di Firenze, diventato famoso per aver dato i natali all'ex premier Matteo Renzi.
Il tutto secondo la procura di Firenze grazie una loro connazionale, Soraya De Santana Piloto, 46 anni, che in cambio di un corrispettivo offriva ai brasiliani che lo chiedevano la certezza di conseguire la cittadinanza italiana grazie ad un accordo con Pier Nicola Pelagi, 58 anni, responsabile dell'ufficio anagrafe e stato civile del Comune.
Entrambi sono ora accusati di falso e per loro la procura ha chiesto il rinvio a giudizio.
Dopo due mesi di residenza, talvolta solo fittizia per gli inquirenti, in un'abitazione della donna, si presentavano all'anagrafe dove, anche in assenza di controlli sull'effettiva residenza veniva loro rilasciata la carta d'identità valida per l'espatrio.
Pelagi, difeso dagli avvocati Federico Febbo e Costanza Malerba, è già stato interrogato sia dal gip sia dal pm. A loro, spiegano i difensori, ha ribadito «la correttezza del suo agire» e che, comunque, si trattava di cittadini brasiliani con almeno un avo italiano ossia che avevano diritto alla cittadinanza per 'iure sanguinis'. Inoltre secondo i legali la residenza era solo temporanea e in questi casi «è possibile chiedere la cittadinanza anche per via consolare direttamente dal Brasile».
Il sindaco di Rignano Daniele Lorenzini, informato dell'inchiesta, aveva avviato subito la commissione disciplinare, «i risultati dovrebbero arrivare in questi giorni», spiega. Pelagi era comunque già stato sottoposto a misura interdittiva, non poteva lavorare nell'ufficio anagrafe, mentre la 46enne ha il divieto di dimora nel comune.