Omicidio Ciatti, la richiesta della politica: "Il processo deve essere fatto in Italia"

Numerose richieste di esponenti politici presenti all'evento in memoria di Niccolò, ucciso nel 2017 a 21 anni in una discoteca a Lloret del Mar in Spagna

Niccolò Ciatti

Niccolò Ciatti

Firenze, 14 marzo 2022- Sono passati quasi 5 anni dalla morte del fiorentino Niccolò Ciatti ucciso nel 2017 a 21 anni in una discoteca a Lloret del Mar in Spagna. Nella giornata di oggi, 14 marzo, nella Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani a Roma si è tenuto un evento in sua memoria (il recital  Fatti non foste a viver come bruti di Ugo De Vita, accompagnato al violino dal maestro Fabio Consiglio. Il recital era già stato presentato a Scandicci nei mesi scorsi). Nel corso del momento di commemorazione, voluto dal senatore e vicepresidente del gruppo M5S al Senato, Gianluca Ferrara, secche sono arrivate le dichiarazioni e la condanna nei confronti de presunto assassino, ancora in libertà, da diversi esponenti politici. Per la sua morte, avvenuta in seguito a un pestaggio, è accusato un cittadino russo di origine cecena, Rassoul Bissoultanov, insieme a un'altra persona in concorso. L'omicidio rischia di rimanere impunito per un cavillo burocratico.

Dario Nardella

Per il sindaco di Firenze, Dario Nardella: "È una vicenda dalla forte connotazione diplomatica. Il governo italiano deve far sentire la sua voce nei confronti del governo spagnolo e della comunità internazionale, perché questa vicenda è anche un punto fondamentale delle relazioni internazionali. È un diritto dell'Italia quello di avere un processo in Italia. Confido nel vostro supporto perché il governo italiano abbia un ruolo proattivo per ottenere questo risultato. "Ci resta almeno che si faccia giustizia, che l'opinione pubblica, Firenze, Scandicci, tutto il Paese ricevano questo segnale di attenzione e giustizia. È diritto del nostro Paese e della famiglia Ciatti avere un processo nel nostro Paese. Faremo tutto quello che ci è possibile". Nardella ha così concluso: "Sono testimone dell'impegno di Conte e Bonafede, sin da quando erano premier e ministro, per avere un processo giusto e per poter processare i responsabili di questo folle atto bestiale nel nostro Paese. È utile mantenere l'attenzione alta. L'amore e l'affetto della nostra comunità per Niccolò è rimasto intatto e ci sono tante iniziative".

Giuseppe Conte

"L'omicidio Ciatti è una ferita che si è aperta innanzitutto nella comunità fiorentina" e poi "nell'intera comunità nazionale", "cerchiamo di mantenere viva la fiamma della memoria e di offrire il nostro contributo per alimentare la sete di giustizia". Così il leader M5S Giuseppe Conte. "Non possiamo permettere che una vicenda così raccapricciante possa rimanere senza una risposta di giustizia a distanza di cinque anni". Ha, poi, aggiunto "Riteniamo che ci siano i presupposti giuridici e fattuali perché questo processo venga celebrato in Italia".

Alfonso Bonafede

"È importante che si arrivi a una svolta" nel caso Ciatti e questa svolta la cerchiamo tutti insieme. Attraverso la giustizia e la capacità di tutelare i diritti dei cittadini passa la credibilità di un paese e di uno stato diritto", così il deputato M5S Alfonso Bonafede, ex ministro della Giustizia, intervenuto all'evento per ricordare Niccolò Ciatti.

Marco Stella

Secondo Marco Stella, capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana: "Sono passati quasi cinque anni da quella tragica notte dell'11 agosto 2017 nella discoteca di Lloret de Mar: quello che ci aspettiamo, è che il processo per la morte di Niccolò Ciatti venga trasferito in Italia. Il Governo italiano deve intervenire presso il Governo spagnolo e pretendere che i due accusati della morte di Niccolò, vengano processati nel nostro Paese, è una questione di diritto e relazioni internazionali, e si fatica a capire perché questo non sia ancora avvenuto". "Rassoul Bissoultanov, il ceceno imputato a Roma per l'omicidio di Niccolò Ciatti - ricorda Stella - si è costituito nelle scorse settimane in Spagna, dopo essere stato scarcerato dai giudici italiani nei mesi scorsi. È evidente che il collegio difensivo del ceceno mira a evitare il processo in Italia, visto che ritiene il nostro Paese non competente in materia. Stupisce, invece, che la magistratura spagnola abbia già fissato una nuova udienza del processo, il 30 maggio al tribunale di Girona. Il Governo italiano deve ottenere il trasferimento del caso nei tribunali italiani".

Gianluca Ferrara 

"La tragica vicenda di Niccolò Ciatti non deve rimanere impunita, giustizia deve essere fatta. Giustizia che finora non c'è stata perché dopo quasi cinque anni dal pestaggio a morte di Niccolò il suo assassino, seppur individuato, è ancora a piede libero. Il M5S ha il massimo rispetto per la magistratura e massima fiducia nel suo operato, ma la sua scarcerazione per cavilli procedurali decisa in presenza di un video che inchioda questo criminale che ancora non ha mai chiesto perdono è stata una decisione inaccettabile. Una decisione che ha vanificato tutto il lavoro della Farnesina grazie al quale Bissoultanov era stato estradato in Italia". Lo ha dichiarato il senatore Gianluca Ferrara."Sostengo con forza l'appello dei genitori di Niccolò affinché il processo contro l'imputato si svolga in Italia e non in Spagna, dove i rischi che il procedimento venga archiviato sono molto concreti. Per questo mi auguro che giovedì la Corte d'Assise di Roma stabilisca la giurisdizione italiana per il processo. Per il M5S la solidarietà a parole non basta, ci vogliono anche delle azioni politiche". In conclusione il senatore Ferrara ha poi detto: "e per questo, in memoria di Niccolò, abbiamo presentato un disegno di legge, a mia prima firma, che prevede che sia lo Stato a farsi carico del rimpatrio della salma in caso di morte violenta di un cittadino italiano all'estero e non i familiari. Mi auguro che tutte le forze politiche possano sostenre questa iniziativa che non è nostra me è un'iniziaitva di civilità"

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