REDAZIONE FIRENZE

‘Ci chiamavan matti’. Le voci dai manicomi con Gianni Calastri

Al Teatro Comunale Regina Margherita di Marcialla, stasera (ore 21,30) va in scena ‘Ci chiamavan matti. Voci di muto amore’...

Al Teatro Comunale Regina Margherita di Marcialla, stasera (ore 21,30) va in scena ‘Ci chiamavan matti. Voci di muto amore’...

Al Teatro Comunale Regina Margherita di Marcialla, stasera (ore 21,30) va in scena ‘Ci chiamavan matti. Voci di muto amore’...

Al Teatro Comunale Regina Margherita di Marcialla, stasera (ore 21,30) va in scena ‘Ci chiamavan matti. Voci di muto amore’ di e con Gianni Calastri (nella foto). La lettura-spettacolo nasce dalle letture di alcune lettere degli internati nel manicomio di Volterra effettuate durante le visite guidate all’ex manicomio e dallo spettacolo teatrale-musicale ’Che Matti. Voci e suoni dai manicomi’, messo in scena insieme al gruppo musicale I Disertori.

"Ho accettato con piacere – spiega Calastri - l’invito di portare di nuovo sul palco le voci negate di così tante persone, uomini e donne, rinchiuse nei manicomi di Volterra, Siena e Arezzo nel corso del secolo scorso. Oltre ad alcune lettere tratte da ’Corrispondenza Negata’, il testo si compone del diario di una internata nel manicomio di Siena e da alcune testimonianze provenienti dal manicomio di Arezzo. Voci che si liberano dalle loro lettere, da quei muri freddi e incrostati di rabbia, grida, suppliche e silenzi; voci che meritano di essere ascoltate".