
Flop del bando per i chioschi estivi: ne aprirà solo uno su 3. Quello al giardino dei Ponti nel cuore di Bagno a Ripoli è stato subito assegnato: lo gestiranno ancora una volta i volontari del Palio delle Contrade – Giostra della Stella. Una certezza, ormai. Ma per le altre due proposte, ai giardini della Resistenza a Antella e al parco urbano di Grassina, non sono arrivate domande di gestione.
Eppure quest’anno il Comune aveva cercato di invogliare eventuali investitori con una concessione sempre annuale, ma rinnovabile fino a tre anni. Uno strumento aggiuntivo per consentire investimenti di più lungo respiro e di maggiore qualità, per spalmare in un triennio il costo di strutture e attrezzature. Ma nessuno ha accettato. Se a Grassina non era mai stato aperto (il bando per quello in via Alighieri era sempre andato deserto, così come quello del 2022 per il parco urbano), per Antella si tratta di una brutta novità: chi lo ha gestito nei mesi estivi degli ultimi anni, stavolta non ha dato disponibilità. "Eppure un interesse era stato manifestato anche per Antella – sottolinea l’assessore allo sviluppo economico Francesca Cellini –, ma poi non concretizzato".
Cosa impedisce di cogliere l’opportunità di gestire un chiosco estivo che negli anni passati ha riscosso grande successo? "Sono aumentati tutti i costi in maniera importante – dice Cellini –, in particolare del noleggio delle strutture mobili. Lo avevamo previsto e anche per questo abbiamo tentato di fare un passo in avanti a favore dei potenziali gestori con l’affidamento pluriennale: in questo modo, ci sarebbe stato un tempo più lungo per ammortizzare costi di affitto e attrezzature. Ma non è stato sufficiente. Probabilmente chi era interessato, ha valutato che il rapporto costi-guadagni non fosse conveniente". Il bando prevedeva che, oltre al chiosco per la somministrazione di bevande e alimenti, in cambio della concessione dell’area da giugno a settembre, l’aspirante gestore presentasse anche un programma di eventi culturali e ricreativi.
Gli uffici comunali stanno già lavorando per la prossima estate con bando da emanare a inizio 2024: "Cerchiamo strategie che possano andare ulteriormente incontro a chi decide di fare questo investimento". Tra le ipotesi, anche quella di inserire i chioschi estivi nel piano delle aree pubbliche.
Manuela Plastina