Chiesa Ponte a Greve, il comitato a Comune e parrocchia: "Lavoriamo insieme"

Il comitato Area verde San Lorenzo a Greve: "A Ponte a Greve 25 mila metri quadri di verde in meno rispetto al 2000". E lancia un appello a Comune e parrocchia per lavorare a una soluzione condivisa

Il presidio del comitato la scorsa domenica in via Pisana

Il presidio del comitato la scorsa domenica in via Pisana

Firenze, 28 novembre 2020 – “Ci dispiace constatare che sia Andrea Perini, presidente commissione servizi al territorio del Q4, che don Marco Cioni, parroco di San Lorenzo, abbiano utilizzato argomenti contraddittori e lontani dalla realtà. Tuttavia siamo convinti che se ognuno rinuncia ai propri pregiudizi potremmo trovare una soluzione condivisa”. È l’appello che il comitato Area verde San Lorenzo a Greve  lancia sia agli amministratori pubblici che ai consigli parrocchiali, in un comunicato di replica alle dichiarazioni uscite negli scorsi giorni del presidente di commissione e del parroco.

"Don Marco considera i residenti -circa 14mila persone- come se fossero tutti parrocchiani. Non è così: non tutti sono cattolici e non tutti i cattolici sono praticanti e lo stesso presidio del Comitato davanti al circolo parrocchiale era volutamente contenuto per non arrecare disagi a nessuno. Noi siamo impegnati ad andare fino in fondo a questa vicenda, anche per rispettare la volontà dei 1600 firmatari della petizione in difesa del verde del Campone – prosegue il Comitato - un’area parecchio utilizzata dagli abitanti e molto funzionale per il relax, il contrasto all’inquinamento e alle isole di calore estive. Ci preoccupa il fatto che pur di giustificare l’attuale scelta si faccia ricorso ad argomenti lontani dalla realtà. Quando il parroco afferma che 'non si perderà neppure un centimetro di verde', ci dispiace dirlo, ma sbaglia a fare i calcoli: i 5mila metri quadri ceduti alla Diocesi non saranno più un’area pubblica ma privata, oltre all'edificio di culto servirà altro terreno verde per i parcheggi e le strutture per l’attività ludiche e ricreative. Il parroco dimentica che a Ponte a Greve il verde, nel corso di questi 20 anni, è più che dimezzato (da 35mila a soli 10mila metri quadri), mentre traffico, isole di calore e inquinamento sono in costante crescita. Già ora l’inquinamento dell’aria (biossido di azoto) supera di tre volte i limiti consentiti, con ricadute negative sulla salute dei residenti. Inquinamento destinato a crescere con la nuova urbanizzazione ai Lupi di Toscana ed ex Sansoni.

Di fatto gli abitanti avranno circa 25mila metri quadrati di verde in meno rispetto al 2000: questa è la realtà. Tant’è che nonostante le normative nazionali indichino almeno 9 metri quadri di verde per abitante nella nostra zona ci fermiamo a soli 3,3. Il presidente Perini paventa poi il rischio di perdere i 600mila euro per la valorizzazione del parco. Un rischio inesistente – ribadisce il Comitato - queste risorse sono svincolate al progetto di realizzazione dell'edificio di culto e destinate a qualificare l'area verde del  Campone. Si insiste poi nel sostenere che non esisterebbe, nella zona, un’altra area disponibile. In realtà esiste eccome. Solo per fare un esempio: l’area di fronte all’asilo Gallo Cristallo di proprietà della Diocesi grande 3630 metri quadrati con accanto quella del Comune di 2690  (totale oltre 6mila metri quadrati), è più che in grado di ospitare un complesso parrocchiale di soli 2500 metri quadrati. Smettiamo di fare polemiche artificiose – conclude il Comitato – e lavoriamo per una soluzione condivisa. Siamo ancora in tempo”.

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