"Cerco bimbo preso dai tedeschi" La storia di guerra di Silvanino

Il piccolo, rimasto orfano, sarebbe stato portato in Germania. Un sestese è adesso sulle sue tracce

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di Sandra Nistri

Chissà se è ancora vivo Silvanino: se lo fosse oggi potrebbe avere 84 o 85 anni. All’epoca del suo ‘passaggio’ a Travalle, nell’estate del 1944, ne aveva invece otto, nove al massimo. La sua storia, che non molti a Calenzano conoscono, è stata in qualche modo ‘riscoperta’ da un sestese appassionato di storia locale, Vieri Lascialfari, cerimoniere della polizia municipale nell’Empolese Valdelsa. "Nell’estate del 1996- racconta- stavo studiando con un mio compagno di classe che abitava a Travalle in un cascinale vicino al podere Rosi, nella tenuta della Villa di Travalle. In quell’occasione due anziane sorelle, Laura e Beppina Rosi, quest’ultima ancora in vita, mi raccontarono che nell’agosto del 1944, quando erano adolescenti, avevano visto arrivare sull’aia del podere un autocarro militare tedesco dal quale erano scesi nove soldati guidati da un tenente. Con loro c’era un bambino italiano, pantaloni corti e berrettino rosso, Silvanino appunto, aiutato a scendere da un soldato che veniva chiamato Meri". Il bambino era scampato al bombardamento dell’abbazia di Montecassino nel quale erano invece morti i suoi genitori e altri familiari e, fra le macerie, era stato ritrovato dai tedeschi che lo avevano preso con loro. A Travalle Silvano stava sempre con i soldati, una guarnigione di addetti alla trasmissione delle comunicazioni, e in particolare con il soldato Meri che diceva avrebbe portato con sé il bambino a casa. I soldati occuparono il podere per circa un mese fino a pochi giorni prima della Liberazione di Calenzano e la loro presenza contribuì a far allontanare altre truppe tedesche che, vedendo il camion militare, proseguivano. "La storia di Silvanino- prosegue Vieri- mi è tornata in mente durante il lockdown e ho iniziato a fare delle ricerche: ho contattato il Comune di Cassino per conoscere i cognomi dei Silvano nati tra il 1935 e il 1936 e l’Ambasciata tedesca a Roma. Mi piacerebbe sapere se Silvanino si è salvato, se è arrivato o meno in Germania e se è ancora vivo, se qualcuno avesse notizie sarebbe davvero un bel regalo".

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