Centinaia di borse rubate ritrovate nel campo nomadi abusivo

Gran parte della refurtiva proviene da un furto commesso giovedì scorso all'Osmannoro

La refurtiva recuperata dai carabinieri

La refurtiva recuperata dai carabinieri.

Firenze, 29 novembre 2020 - E' stato il furto di alcuni teloni di plastica a portare i carabinieri della Stazione di Peretola alla scoperta di un vero e proprio deposito di merce rubata in un campo nomadi abusivo in via del Fossetto. Infatti è stata la telefonata al 112 da parte del titolare di una società, per segnalare il furto di alcuni teloni in pvc dal suo magazzino, a indurre i militari a controllare le baracche del campo Rom abusivo.

La vittima del furto era già andato da solo al campo nomadi per chiedere il maltolto, ma le persone che vi aveva trovato erano state molto elusive. "Non ne sappiamo nulla", gli avevano detto.

I carabimieri hanno trovato nel campo diverse persone di nazionalità rumena, che hanno mostrato le baracche vuote ai militari. Sul tetto di una delle baracche sono però spuntati i teli in pvc rubati.

Ma la miniera d'oro era invece in una delle baracche chiuse: due televisori, utensili elettrici per l’edilizia e attrezzi da lavoro, rotoli di pellame, decine di sacchi in plastica chiusi con nastro da imballaggio contenenti  centinaia di borse in pelle già confezionate. Anche in questo caso la risposta è stata "non ne sappiamo niente" ma questo non basterà a evitare loro la denuncia per ricettazione e invasione di terreni ed edifici.

E' bastato spargere la voce nella comunità cinese dell'Osmannoro per individuare le vittime dei furti, in particolare 21 titolari di altrettante ditte hanno riconosciuto gran parte del materiale sequestrato come articoli e pellame di loro proprietà, provenienti da un furto messo a segno giovedì scorso in un capannone all'Osmannoro, in via Ponte a Giogoli, che era sotto sequestro dopo l’incendio scoppiato lo scorso giugno in alcuni capannoni adiacenti.

Inoltre il titolare di una ditta di pelletteria a Firenze ha riconosciuto cinque capi dei 15 che erano stati asportati  nell’aprile 2020 da un container all’interno del parcheggio della propria attività.

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