
L’ipotesi di ospitare un Cas nell’ex Hotel Morello è al momento congelata
Al momento l’ipotesi della realizzazione di un Centro di accoglienza straordinaria all’interno dell’ex Hotel Montmorello è ‘congelata’ in attesa di una serie di verifiche ed approfondimenti tecnici che riguarderanno, in particolare, l’aspetto dell’approvvigionamento dell’acqua. Questo l’esito dell’incontro che si è svolto, ieri mattina, nella struttura: presenti fra gli altri, insieme a Asl e Vigili del Fuoco, il viceprefetto aggiunto Mattia Capecchi, la vicesindaco sestese Claudia Pecchioli, l’assessore Fabrizio Milesi per il Comune di Vaglia, i consiglieri di opposizione a Vaglia Claudia Dominici e Riccardo Impallomeni e Vittorio Vannucci presidente del Consorzio privato Cogemo che gestisce l’acquedotto nella zona. Presenze quelle dei consiglieri che la sindaca di Vaglia, Silvia Catani, non ha gradito e ha definito: "inopportune e fuori contesto". Vannucci ha fatto presente che il consorzio non avrebbe la possibilità di una fornitura sufficiente per residenti e ospiti del Cas. Il problema, secondo il rappresentante di Ospita srl (che dovrebbe gestire il Cas) sarebbe risolto dall’acquisto di tre autoclavi da 500 litri che fornirebbero il quantitativo di acqua per il consumo giornaliero della struttura, pari a 40 metri cubi. Soluzione quella delle autobotti che potrebbe essere valida ma dovrebbe rispettare tutti i protocolli, e, in questo senso, la Asl ha comunicato che farà le proprie valutazioni. Altro tema affrontato nell’incontro anche il problema connesso agli scarichi reflui.
Dopo il tavolo tecnico la decisione sulla possibilità di realizzare o meno il Cas sarà presa dopo la valutazione delle relazioni che arriveranno dal Consorzio Cogemo e Ospita srl sulle modalità di approvvigionamento idrico e successiva valutazione Asl. Anche il Comune di Sesto, al momento, resta in attesa: "Abbiamo partecipato al tavolo tecnico e al sopralluogo convocato dalla Prefettura – dice Claudia Pecchioli - e, anche in questa sede, abbiamo rappresentato come il tema posto dai residenti dell’approvvigionamento idrico nell’area sia reale e oggettivo". "Le accoglienze possono diventare opportunità di integrazione per un territorio, ma solo se presentano i requisiti necessari per renderle tali. - ha osservato la sindaca di Vaglia - confido che il dialogo con la Prefettura e il Comune di Sesto Fiorentino possa portare a una conclusione giusta della vicenda, rispettosa di chi deve essere accolto nei Cas, ma anche degli abitanti".