Il “carrello sospeso” per chi non può fare la spesa: "Così aiutiamo chi è in difficoltà"

Alla Coop di Tavarnelle in meno di due giorni sono già stati raccolti oltre 150 chili di derrate alimentari. Il direttore: “Li portiamo al Banco Alimentare della Misericordia”

Enrico Checcucci, direttore Coop Tavarnelle

Enrico Checcucci, direttore Coop Tavarnelle

Tavarnelle Val di Pesa (Firenze), 3 aprile 2020 – Le conseguenze, anche economiche e sociali del coronavirus, fatto crescere le iniziative su un territorio da sempre vocato alla solidarietà. L’ultima in ordine temporale è quella del negozio Coop di Tavarnelle Val di Pesa. Da due giorni, le persone che si recano a fare la spesa, in fondo alla cassa trovano un “carrello sospeso”. E funziona come il caffè lasciato “sospeso” nei bar a Napoli. “E’ un normale carrello della spesa – spiega il direttore Enrico Checcucci – all’interno del quale i clienti possono, a loro discrezione, mettere generi di prima necessità che hanno acquistato nel negozio”. E la risposta del paese è stata stupefacente. “In soli due giorni – prosegue Checcucci - abbiamo già consegnato oltre 150 chilogrammi di alimenti al Banco Alimentare della Misericordia locale, fra pasta, biscotti, omogeneizzati, latte e tanto altro”. E non solo. “Ho chiesto ai miei dipendenti – dice ancora il direttore - un’autotassazione interna, ciascuno in base alle proprie possibilità. Questo, unitamente, al contributo che sarà erogato dalla nostra Sezione Soci, permetterà di raccogliere una cifra stimata di circa 1000 euro, con la quale, anche in questo caso, acquisteremo generi alimentari da destinare alle famiglie del luogo, individuate, in accordo con il sindaco, tramite la Misericordia”. Infine lancia un appello ai suoi colleghi direttori. “Fatelo tutti! Aiutare chi è in difficoltà, in un momento del genere, oltre ad essere un dovere morale farà stare bene anche a voi”.  

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