REDAZIONE FIRENZE

Carmen, bella e anticonformista. La grande danza sul palco del Verdi

Lo spettacolo è liberamente ispirato alla novella di Prosper Mérimée e all’omonima opera di Georges Bize

Carmen, bella e anticonformista. La grande danza sul palco del Verdi

Bella e anticonformista, passionale e desiderata, pronta a sfidare chiunque voglia sottometterla. Tutto ciò in un nome: "Carmen". A portare in scena il tragico destino dell’affascinante gitana è il Balletto di Milano, che domani (ore 17) arriva al teatro Verdi, per il primo degli ultimi due imperdibili appuntamenti della rassegna di danza. A "Carmen", seguirà, infatti, il 23 marzo (ore 20,45) al teatro Tuscany Hall (e non al Verdi di via Ghibellina) lo spettacolo del re del flamenco Sergio Bernal, che porta sul palco il calore rovente del sole spagnolo. Ma intanto a ballare tocca a Carmen, nel balletto in due atti su musiche di Georges Bizet, liberamente ispirato alla novella di Prosper Mérimée, con coreografie di Agnese Omodei Salè, scenografia di Marco Pesta, che si conferma tra le produzioni più attese della stagione, con i protagonisti dell’esclusiva versione del Balletto di Milano. Il racconto si concentra su un’ammaliante faccia a faccia in cui Carmen comprenderà che l’unico modo per vivere come desidera è piegarsi a lui, al fatum, e accettare la morte imminente che le è stata annunciata dalle carte. È il confronto/scontro tra la gitana simbolo di femminilità e l’inquietante figura che conduce la vicenda sin dalla prima scena. È infatti il Destino a mettere sulla strada di Carmen prima Don Josè e successivamente Escamillo, a svelarsi man mano attraverso i simboli delle carte (l’amore, il tradimento, la morte), ad armare la mano di Don Josè e, nel finale, a portare Carmen con sé. Don Josè, il torero Escamillo e Micaela sono gli altri interpreti principali di questo balletto ricco di coreografie coinvolgenti: dalla celeberrima "Habanera", agli appassionati pas de deux, alle tante e vivaci danze d’assieme di Gitani, Soldati e Sigaraie realizzate sulle stupende musiche di Georges Bizet. Tradizione e modernità convivono anche nel clima d’energia dell’originale messinscena di Marco Pesta. La produzione non tradisce le aspettative per la tradizione, restando fedele alla novella di Prosper Mérimée e all’opera di Georges Bizet. Info: telefono 055.213496, www.teatroverdifirenze.it.

Olga Mugnaini