
Un carabiniere forestale con il materiale sequestrato
Firenze, 17 giugno 2020 - I militari del gruppo carabinieri forestale di Firenze (FI), hanno effettuato operazioni antibracconaggio ittico, in Arno all'altezza del comune di Signa e lungo la Greve nel comune di Impruneta. Ad ispirare i controlli, alcune segnalazioni, ricevute da pescatori e privati cittadini, circa persone che pescavano con modalità non consentite ed in zone di frega di ciprinidi (carpe, tinche, cavedani, barbi), ossia tratti particolarmente idonei alla riproduzione della fauna ittica.
Complessivamente sono stati controllati 42 pescatori, di questi ne sono stati trovati tre, di nazionalità italiana, privi di licenza, cui è stata comminata una sanzione di 160 euro come previsto dalla legge regionale Toscana.
E’ toccata peggio ad un pescatore, di nazionalità rumena, trovato sul fiume Greve, anche lui in assenza di licenza, che utilizzava un’ancoretta per la pesca a strappo e deteneva delle carpe all'interno di una nassa. In particolare con l’ancoretta, costruita artigianalmente, dotata di quattro grossi ami, attirava ad abboccare i ciprinidi che passano nelle acque più basse per deporre le uova.

I carabinieri forestali ribadiscono che la pesca a strappo non è consentito, soprattutto l’utilizzo dell’ancoretta che permette, dove il pesce si concentra, di ferire all’amo, con lo strappo, uno o più pesci in varie parti del corpo. Canne e mulinelli venivano sequestrati mentre la fauna ittica trattenuta dal bracconiere, essendo ancora viva, era rilasciata in acqua.
Al “pescatore furbetto" sono state elevate tre sanzioni amministrative, in base alla legge regionale, per pesca con mezzi non consentiti, assenza di licenza e violazione delle disposizioni sui luoghi e tempi per l’esercizio della pesca, dell’importo complessivo di 380,00 euro.
I controlli proseguiranno anche per tutto il periodo estivo.